Uscito nel marzo del 2014 You, edito dalla Function Records (pubblicato in Europa dopo un anno), è il sesto album dei Picastro, band canadese formatasi a Toronto nell’ormai lontano 1998 e diretta sotto la guida di Liz Hayen. Alla produzione del disco hanno contribuito alcuni “guest” di spicco della scena folk rock canadese quali Tony Dekker (Great Lake Swimmers) e Alex Lukashevsky. Tuttavia, a mio modesto parere, non si può certo parlare di nuova linfa creativa della loro musicalità, ma non mancano comunque alcuni interessanti tratti estetici.
Secondo un’intervista della stessa band al The Line of Best Fit, “You” è un disco “di ricchezza e malessere mixati, che ti traghettano in uno strano e bellissimo mondo” dove l’incolore, la dissoluzione e la dissonanza sono le espressioni primarie. Questo mondo strano, o “otherworld”, è caratterizzato da ambienti malinconici e funerei, e talvolta con deviazioni tipicamente gotiche, come per esempio in “Vampires”. La voce apparentemente monocolore e monotona della leader Liz Hayen, viene accompagnata da un arazzo timbrico tipico dei contesti dark/ambient, con una chitarra ritmica caratterizzata da dissonanza e pesantezza tonale. Ne è un esempio “Baron in the Trees”, dove le espressioni misteriose e oscure, talvolta inquietanti, si incontrano con armonie aspre e distanti.
In generale, questa produzione traghetta l’ascoltatore verso una vera e propria dissoluzione sonora e timbrica. Ricorda lontanamente, forse nemmeno troppo, alcuni lavori della pittrice ed artista sudafricana Marlene Dumàs, nei quali i volti e i corpi raffigurati vengono presentati sotto forme distorte, con toni cromatici cupi, quasi in attesa della loro dissoluzione cromatica e materiale.
(Alessandro Albano)
–
–
———————————————————————————–