Molto difficili da ascoltare e molto difficili da capire tornano dopo sei lunghi anni di assenza i caotici Lightning Bolt e personalmente mi sono mancati parecchio. Sei anni perché dopo il 2009 e quel disco noise-metal che era “Earthly Delight” era uscito soltanto “Oblivion Hunter” che non era un vero e proprio disco studio ma una raccolta di pezzi composti fra il 2006 e il 2008.
Così il duo di Providence è ritornato in sala prove dando vita a questo nuovo capitolo e portando avanti la bandiera che li ha resi celebri come alfieri del noise-rock, 50 minuti belli pieni che come al solito necessitano di volume alto e qualche pausa di riposo e riflessione per affrontarli al meglio. Meno metal del disco precedente e una piccola componente elettronica che piano piano si fa sentire in mezzo alla batteria ardente e al basso ruvido che scandiscono i ritmi ossessivi e compulsivi di una musica atipica e aritmica che deve essere per forza di cose interpretata. Bisogna riuscire a entrare dentro l’ottica anti-musicale che viene ovviamente sollecitata per le nostre orecchie poco abituate e critiche, bisogna capire che anche questa è grande musica non soltanto perche è alternativa e diversa ma sopratutto perché è suonata alla grande; una distorsione che non muore mai e una maschera con microfono incorporato (riempito di effetti metallici e corrosivi) che permette di cantare al batterista, questi sono i LB. C’é di diverso che sotto sotto l’intera composizione sta prendendo come nel lavoro precedente una componente piu “melodica” e “ritmata”, la voce strillante di un tempo adesso si trasforma di traccia in traccia adattandosi al tessuto sonoro sovrastante, dico cosi perche in questa musica la voce fa da sottofondo alle sferzate noise che appaiono prive di una ragionevole ispirazione, ma che molte volte sembrano e sono frutto della pura improvvisazione.
Certo se uno volesse criticare, qualcosa da dire ci sarebbe ma sarebbe qualcosa di superficiale perché volendo o nolendo lo stile e la composizione sono cambiati molto in questi anni ma sempre con piccole sfumature e accorgimenti che danno l’impressione al primo ascolto di qualcosa di vecchio. Questi due ragazzi sanno fare bene questa musica e la fanno come nessun altro al mondo, sono nati per questo e non cambiano strada , il frastuono li affascina e non c’è niente di meglio del loro frastuono per riempirsi ben bene gli orecchi.
(Marco Vivarelli)
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