Non hanno bisogno di presentazioni i Foja, quartetto napoletano dall’impatto esplosivo, capaci senza major di raggiungere oltre 750.000 visualizzazioni del proprio cavallo di battaglia, “O sciore ‘o viento”, compreso nel sorprendente album d’esordio del 2011 Na storia nova.
L’occasione di scriverne, con piacere, mi è offerta dalla presentazione di questo vinile a tiratura limitata, solo 300 copie, che offre un compendio dell’universo sonoro del gruppo, tra singoli mai finiti su album, alternative tracks e una cover, per un folk rock melodico, accattivante, ritmato e passionale, dove la matrice rock d’oltreoceano si sposa con originalità e perfetta simbiosi alla melodia classica della città, dimostrando, se mai ce ne fosse ancora bisogno, come Napoli continui a essere senza soluzione di continuità il laboratorio migliore possibile di ogni contaminazione musicale. Vitali e vitalizzanti, malinconici a volte e ottimisti comunque, quasi sempre, i Foja (foga e urgenza di vivere, passione profonda e resistenza umana) bilanciano con intelligenza e misura gli elementi fondanti del proprio sound, riuscendo con estrema facilità genuini, veri, sinceri.
Esemplare la bella versione di “Maruzzella” beguine di Carosone trasformata in una cavalcata rock senza perdere nulla in calore e malia, merito, oltre che di una band affiatata e senza freni, anche della bella voce del cantante Dario Sansone, ruvida e potente. Sono della partita Ennio Frongillo (chitarre), Giuliano Falcone (basso) e Gianni Schiattarella (batteria), essenziali e goliardici insieme, divertenti e misurati, sempre nel pezzo.
“La flor y el viento” è la versione in parte spagnola del loro brano più famoso e amato, una ballata trascinante, mentre “Da sule nun se vence maje”, con le sue chitarrone americane, gode nel testo della mano di Alessandro Siani. Caratteristica del quartetto è infatti la voglia e la capacità di coinvolgere tutta la scena partenopea, da scrittori come Beppe Lanzetta, a registi come Alessandro Rak, autore del bellissimo e, come sempre purtroppo in Italia, poco conosciuto film “L’arte della felicità”, che ha raccolto premi fino a vincere l’Oscar Efa per il miglior film d’animazione d’Europa, capolavoro che accompagna uno dei momenti più intensi proprio con il brano “A Malia” dei Foja. Di Rak è il cortometraggio del video “O sciore e o viento”. Nel film anche il brano “La strada” del duo Francesco Forni – Ilaria Graziano, altra splendida realtà musicale napoletana, e Ilaria appare anche negli album dei Foja. Come dicevo un infinito universo ricco di inventiva e in libero e vistuoso interscambio.
Originale la presentazione del vinile a Napoli dove il gruppo ha lasciato per una ventina di giorni “Caffè sospesi” per chi, nel pieno rispetto della tradizione, non può permetterselo.
(Alberto Marchetti)