L’Umbria negli ultimi anni ha sfoderato una quantità industriale di gruppi interessanti: dai Fast Animals & Slow Kids, ai Colore Perfetto, fino ai Majakovich e ai Progetto Panico. Tra questi gruppi ci stanno a buon diritto anche i The Rust and The Fury, che arrivano da Perugia ma potrebbero benissimo arrivare dalla California: il disco infatti suona perfetto per un viaggio a tutta velocità su una bella highway statunitense.
Il sound è fresco, frizzante e ricco di sfaccettature, che passano da “May the sun hits your eyes” (titolo del loro esordio del 2012), un brano accattivante e ritmato; al pop-rock quasi “dreamy” di “Amanda”, che sfocia in una suite finale ossessiva e distorta, fino ad arrivare a spingersi addirittura sui sentieri del rock classico con un pezzo come “Carry On”, piuttosto che ammiccare al blues con “Me Here” o toccare le sacre sponde del folk con un pezzo da cui lasciarsi cullare come “The seconds in between”. Insomma ci troviamo di fronte a un disco pieno, in cui i nostri mostrano una rinnovata consapevolezza e una notevole cura del dettaglio, basti ascoltare un brano come “Coming home to stay”: atmosfera crepuscolare, avvolgente, inquieta; un pezzo che racconta una storia e lo fa in modo efficace, sfruttando tutte le dinamiche sia della melodia, sia del cantato femminile di Francesca Lisetto, che finisce per essere esaltato ed esaltare a sua volta il pezzo. Nel finale, con “Lived”, i The Rust and The Fury echeggiano addirittura le abilità orchestrali e compositive di una band come i Talking Heads, miscelati magari con qualcosa di più esplosivo, dinamico: immaginatevi la batteria “cattiva” di Dave Grohl in un brano di David Byrne, insomma.
Si chiude con l’onirica, acquatica “Tomorrow’s rain”, che fa pensare agli Air e ai Beach House ed è perfetta per condurre alla fine di questi 40 minuti circa di viaggio, un viaggio intenso, tra paesaggi anche molto diversi tra loro, accomunati da questa sensazione di continuo movimento che è un piacere: “See the colours through the rain” va ascoltato con gli occhi e le orecchie ben aperte, pronte; quello che ne trarrete saranno minuti per voi stessi, in compagnia di musica di qualità. Canzoni ispirate che possono ispirare.
(Alessio Gallorini)