Cominciamo con le consuete note biografiche, anche se questa volta il lavoro di reperimento delle informazioni è stato quasi investigativo, dato che il comunicato stampa conteneva ben pochi riferimenti. Innanzitutto va detto che bisogna superare la diffidenza verso il nome che identifica l’autore di questo lavoro… in effetti, non trovo che Plus Plus sia un moniker particolarmente azzeccato benché dietro si celi Adam Radmall, chitarrista già attivo nei Plantaman, insieme a Matt Randall e al batterista Bryan Styles (presente, peraltro, anche in questo Psycho). L’album viene arricchito anche dai contributi del bassista Rob Scilitoe e del produttore John Hannon.
“Psycho” è il capitolo conclusivo di una trilogia, composta da Evils (2010) e Game Over (2011). Radmall, di origini londinesi ma attualmente residente in Giappone, compone brani che si inseriscono a pieno titolo nel filone “soundtrack”. Ogni brano richiama un insieme di immagini; è come se a queste note mancasse un completamento, che non può essere dato da una voce ma solo da visioni, che siano reali o frutto di fantasia poco importa. I suoni tracciano un contorno, definiscono una storia, mostrano un percorso, all’ascoltatore spetta il compito di decidere come riempire gli spazi, cosa farsi raccontare, in quale direzione andare Più coinvolgenti ed intriganti i primi brani, tra i quali spiccano “This is based upon a true story” nella sua travolgente malinconia, e “Piano Song”, reminiscenza Nymaniana, dal tocco elegante e drammaticamente coinvolgente. Più anonimi e melensi gli ultimi quattro brani, che nulla aggiungono né tolgono a produzioni simili, gradevoli come sottofondo durante una cena o un aperitivo in terrazza.
La sensazione dominante che dà “Psycho” è quella di trovarsi davanti ad un album di figure disegnate senza staccare mai la penna dal foglio, piene di curve, senza angoli, il tutto rigorosamente in bianco e nero. Un’opera pregevole nell’insieme, per come è stata elaborata, ma personalizzabile dal colore che ognuno ritiene di aggiungere.
N.B. il sito dell’etichetta contiene il link per il download gratuito dell’album. Merita l’ascolto anche solo per questo.
(Patrizia Lazzari)