Arriva dal Canada la songwriter Jeen con un disco pop ma dalle sfumature blues e una manciata di brani azzeccati, di quelli che entrano in testa al primo ascolto.
Il primo brano di questo Tourist è “Buena Vista”, sicuramente la più rockeggiante dell’intero album, un pezzo semplice quanto efficace per mettere un po’ di pepe nelle orecchie dell’ascoltatore. Si tiene ancora alto il tiro con chitarre elettrificate, è la volta di “No Fade” con i suoi bei riff vecchia scuola tra i fumi densi di un saloon poco illuminato per poi passare a “Backyard”, quasi una ninna nanna country. Jeen nonostante abbia costruito la sua carriera attraverso il pop e le sonorità più “rotonde” dimostra di ottenere i risultati migliori quando decide di sporcarsi un pò di più le mani e alzare la voce come accade in “Golden” o la bellissima “Hole In My Heart” dall’ombra malinconica, un alone che ritroviamo in modo ancor più marcato in “Summertime” tra arpeggi continui e flauti.
Tourist è un disco ben riuscito in parte, quando lascia troppo spazio al pop risulta un po’ banale ma quando Jeen si fa più introspettiva e ruvida dà il meglio di se.
(Andrea Tamburini)