Il 14 aprile la trentina Strom Records, piccola etichetta dall’attitudine artigianale per la cura dei supporti alle proprie uscite, ha pubblicato uno split in 7” condiviso dagli olandersi Dead Neanderthals e dai trentini Kuru. Entrambi i gruppi sono composti da due soli elementi: un batterista/noiser ed un sassofonista/noiser. Entrambi i gruppi suonano un noise influenzato tanto dal free jazz quanto dal noise elettrico più becero (sebbene, come sentiremo, la traccia dei Kuru sia totalmente acustica).
Il lato A ospita la traccia degli olandesi intitolata “Pillar of Teeth”: 6 minuti di furioso free noise caratterizzato da un tappeto rumoroso assimilabile all’harsh noise wall e da una sezione (a)ritmica forsennata e debordante. Infine, a far la parte della “voce” solista ci pensa un sax straziato e straziante, il cui suono è più simile ad un feedback elettrico piuttosto che al timbro di un ottone.
Il lato B è occupato da “Fiume Asaro” pezzo acustico dei Kuru, combo formato da due dei più prolifici e impegnati musicisti trentini: Pero e Seba, insieme anche nei Kepsah. Il pezzo è un intenso free jazz sparato con solo sax e batteria, oltre a qualche altro rumore e urlo a creare un’atmosfera tribalesca e chiassosa.
È evidente che questi due progetti non sono di facile ascolto e la loro musica non è rivolta ad un pubblico esteso, ma quantomeno ad un pubblico curioso e appassionato, che ancora non si vuole misurare con l’asprezza di progetti sperimentali più estremi, ma è ugualmente stufo del solito gruppettino rock o jazz. Lo split è un utile strumento per conoscere due progetti interessanti e molto validi. A tutto ciò c’è da aggiungere che, come già sottolineato in apertura, l’artwork ed il packaging sono curati nei minimi particolari, garantendo anche un’alta qualità del supporto fisico alla musica delle band.
(Aaron Giazzon)