Toronto è il Paese da cui proviene questo gruppo fresco di pacca che ha all’attivo giusto un paio di pezzi, nonostante l’esiguità del repertorio gli Alvvays (con due v al posto della w) sono riusciti a trovare da subito un’etichetta, la Polyvinyl, con la quale pubblicheranno il debut album ancora “senza nome” prodotto dal connazionale Chad VanGaalen. E se il quintetto canadese è composto da giovanissimi musicisti lo stesso non si può dire della musica che hanno deciso di comporre, ingiallita ad hoc prima ancora di ricevere il tocco del tempo, chitarre jangle pop a rispolverare i numi tutelari e gli ascolti infiniti di (almeno) due decadi fa sono il carburante utilizzato per accendere quella fiamma musicale che si rinnova anno dopo anno (tramite band pronte a calarsi nella parte di nuovi paladini di quell’indie pop che sorride pochissimo); a rincarare la dose ci pensa anche il cantato femminile indolente e vagamente tristanzuolo che fa il pari con la voce di un’altra ragazza la cui band ha esordito qualche settimana fa, i Fear Of Men. Sarà un anno all’insegna della dolce malinconia, o quantomeno di un sorriso dolceamaro, parola degli Alvvays. Qua sotto puoi ascoltare il nuovo singolo “Archie, Marry Me” ed il meno recente “Adult Diversion”.