Siamo in 4 e siamo carichissimi, il venerdì tanto atteso è finalmente arrivato e mentre tutti vanno in “discoteca a ballare” noi andiamo in un club a sentirci un concerto di musica elettronica. Il posto in questione è il Tabasco, storico locale gay di Firenze ritornato recentemente di moda grazie ad una ottima escalation di serate e anche ad una folta schiera di finti alternativi che vanno pazzi per le foto nelle cripte sotterranee.
Lattex Plus è un progetto clubbing di avanguardia che cerca di valorizzare realtà musicali alternative riuscendo ogni anno ad organizzare una serie di eventi elettronici molto interessanti. Questa volta ci sono i romanissimi Tiger & Woods a suonare e visto e considerato che li ho sentiti per altre due volte conosco bene le loro abitudini. Partiamo da Pistoia con grande calma e se non fosse per una scrosciante pioggia che fa compagnia alla regione toscana da parecchi mesi avremmo anche la possibilità di goderci Firenze di notte, spettacolo sempre affascinante anche per chi come noi la bazzica tutte le settimane. La porta di entrata del Tabasco è una lamiera di 2 metri per 80 cm e scendendo le scale si inizia subito a capire che ci sarà da pazientare per divertirsi. Mancano 10 minuti all’una ma dei due dj nemmeno l’ombra, un classico, beviamo ridiamo e prendiamo un po’ in giro certi buffi elementi, poi vedo due tipi con i cappellini e gli zaini scendere dalle scale, li riconosco bene e un po’ sfacciato, forse aiutato un po’ dall’alcool, gli dico di cominciare presto e suonare un po’ di più. Ci capiamo alla grande. La tigre portafortuna del duo viene posizionata sulla console e lo spettacolo comincia. Conosco benissimo tutti i pezzi e la miscela elettronica di beat e sonorità anni 80 prende il sopravvento su tutto il locale, nessuna traccia può essere riconosciuta dalle altre perché il mix instancabile di musica non si ferma mai e per due ore buone tutti gli album e gli ep dei T&W vengono inghiottiti, masticati, mixati e rimodellati.
Un lavoro veramente eccelso che traccia una linea netta tra mettere la musica e fare la musica, la grande abilità di divertirsi ascoltando e producendo musica buona che fa anche ballare ma non solo. Una chiusura perfetta sfumando sulle note del loro pezzo più accattivante senza concedere nient’altro, entri, suoni e finita la musica finisce il resto. Continuate a produrre perché siete l’orgoglio italiano della musica elettronica.
(Marco Vivarelli)