Se si guarda in fondo, ma bene in fondo alle canzoni delle americanissime Dum Dum Girls, ci si accorge che laggiù c’è un caleidoscopio sfrangettato che non ha mai fine, luce e piacevolezza su cui ci si può – volendo – anche specchiare la propria anima o perlomeno affidarci interamente il tempo che avanza di una giornata affaticata. Too True arriva per rinsaldare il patto tra ascolto e benessere già da tempo “pattuito” da Dee Dee Penny & Socie, e – senza scombinare assetti o tiri sonori – quello che ci/vi aspetta è un disco di chiara matrice DDG, pieno di ritmo e strapieno di pop FM chiazzato di wave che poi vale a dire “niente di nuovo, tutto di nuovo”.
Dieci tracce moderne e di impatto, una “rapsodia” convincente che tiene compagnia e smussa il lato romantico che si potrebbe incontrare appunto in territori pop, ma la dimostrazione più lampante della loro storia è che le “ragazze” non si danno per vinte alle nuove incursioni femminili last generation che tentano di usurparne lo spazio, la loro è una ferma posizione “intelligence alternative” che salva una certa classe americana, quella generazione “up-side” d’ascolto che si sintonizza su suoni concreti – già ampiamente consacrati nei due precedenti lavori – e non su lazzi modaioli, e questa se non è una carta vincente ed inossidabile sfidiamo chiunque a dimostrare il contrario. Prodotto da Rose Wagner e Richard Gottherer e registrato in un appartamento di New York, “Too True” è una dolce ventata di musica che brucia delicatamente storie e vezzi alla Suede compresivi di afflati alla Stone Roses (“Lost boys and girls club”), una tracklist che si “addenta” in un sol boccone e che ti lascia addosso un profumo Paisley inconfondibile, estremamente apprezzabile.
Lo shake svitato “Evil blooms”, “Little minx”, la ballata Cicconesca “Are you okay” e l’aria abbattuta che circola in “Under these hands” riassumono alla meglio la nuova scommessa delle Dum Dum Girls, scommessa tra l’altro già vinta e superata, del resto è una ulteriore piccola magia che le “Girls di Los Angeles” ci regalano senza chiedere nulla in cambio se non un pizzico di amore da diffondere in giro, ovunque.
(Max Sannella)