Non c’è scampo. Tra le cose che più si ama o si odia fare a Dicembre ci sono anche le classifiche di fine anno: alcuni propongono la Top 50, altri la lista dei migliori singoli e chi invece si limita ai 10 titoli più significativi dell’anno che sta per lasciarci. Noi di Shiver, come da qualche anno a questa parte, ci “limitiamo” a consigliarti i 5 migliori album ed i 5 migliori esordi che hanno riempito, in questi mesi, orecchie e lettori mp3 dei circa 30 redattori della webzine. Arriverà anche la “Classificona Generale”, quella che fa tanto fighi e professionali, da utilizzare per districarsi meglio tra un titolo e l’altro rispetto alla marea di dischi che stanno per pioverti addosso in questi giorni, su queste pagine virtuali, o semplicemente per confrontarla con la tua personale classifica (perché lo sappiamo che anche tu ne hai una). Nient’altro da aggiungere o forse sì: andate ai concerti, scannatevi meno sui social, supportate i vostri gruppi preferiti, praticate atti casuali di generosità, consigliate Shiver ad un amico/a, pregate che Bieber si ritiri sul serio, e con lui tanti altri. Si comincia.
Migliori Album
(Max Sannella)
La delicatezza dell’ibrido ……………………………………………………………………….
2- Lanterns On The Lake – Until The colours run
Da Newcastle la parsimoniosa della semplicità ……………………………………………………………………….
3- The Flaming Lips – Peace Swords
La svolta inversa della stravaganza
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4- Shit and Shine – Live on Wfmu on Brian Turner’s Show
L’ipnosi jazzly e l’esplosione free
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5- Big Scary – Not art
Il folk rock visto da una lama di luce
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Migliori Esordi
(Max Sannella)
1- Marshmallow Pies – Between Cloudy And Sunny Days
Quando la grazia scrive musica
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2- Tom For Idea – Avid Drone Ep
Una Londra folle e l’avanguardia alt. ……………………………………………………………………….
Post-New Wave al servizio del convincimento sonoro ………………………………………………………………………
4- Playmodes – Piegat
Il mistero di un producer che applica algebra ai suoni elettronici
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Dall’Islanda in tre per far nuotare neuroni tra trip-hop e ghiaccio ********************************************************************************************************** **********************************************************************************************************
Migliori Album
(Eugenio La Tempesta)
1- Marlene kuntz – Nella Tua Luce
Lirici, poetici… semplicemente catartici
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2- Kurt Vile – Wakin on pretty daze
Un trip polveroso sulla costa orientale degli states; in una parola: Allucinogeno
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3- The Brain Olotester – Wash Your Blues Away
Psichedelico, visionario, innamorato; un disco romantico! ………………………………………………………………………
4- Thom Rosental – Who’s that in the fog
Musica che colpisce dove siamo più vulnerabili… al cuore! ……………………………………………………………………….
Orchestrali, Pomposi affascinanti, per farla breve “the other level”.
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(Eugenio La Tempesta)
Sognante, tormentato… in trincea per la musica.
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2- Alex Vargas – Howl
Intimo, toccante… ne risentiremo parlare presto
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Il piccione rosa è pronto a far proseliti con la sua aura sperimentale
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4- Kafka on the shore – Beautiful but Empty
Il futuro dell’indie italiano passerà da loro… restate in ascolto.
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Come dice lo stesso nome della band, In genere è un disco che si distingue
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Migliori Album
(Francesco De Paoli)
1- Deafheaven – Sunbather
Black Metal e Shogaze messi nel frullatore. Onestamente: non sono un fan dei generi e sto disco manco lo reggo fino alla fine. Ma i primi tre brani me fanno volà, volà ti dico. In più quella copertina “zucchero filato” mi mette di buon’umore.
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2- Daft Punk – Random Access Memories
Non imparavo a memoria un disco ascoltandolo milioni di volte dai tempi delle lezioni di educazione fisica saltate passate a sentire i blink-182.
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3- Fast Animals and Slow Kids – Hybris
Se ascoltato distrattamente “Hybris” non riesce ad acchiappare l’attenzione come le vecchie canzoni. Ma dategli un dito e si prende braccio, torso e resto del corpo nel suo vortice di fotta presa a bene.
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4- Major Lazer – Free The Universe
Di cattivo gusto, tamarro, cialtrone, chiassoso, kitsch e volgare. Se volevate ballare ignorante pure per quest’anno la premiata ditta Diplo & Co. era l’unica scelta possibile.
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5- The Knife – Shaking The Habitual
Questo l’ho ascoltato pochissimo: tre volte per puzza. Eppure già da metà della prima sapevo che era un grandissimo disco. Lungo, denso e complicato. Stimolante vari organi allo stesso tempo.
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Migliori Esordi
(Francesco De Paoli)
1- A$AP Rocky – Long.Live.A$AP
Tutto quello che avete sempre voluto sapere sullo $wag ma non avete mai osato chiedere.
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2- Charli XCX – True Romance
Il miglior disco pop-che-ammicca-agli-hipster del 2013. In un lato c’è Gold Panda e nell’altro Brooke Candy. Squisito.
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3- Yung Lean – Unknown Death 2002
Un ragazzino svedese di 16 anni che rappa di Lamborghini e tè al limone. Serve sapere altro?
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4- Cakes Da Killa – The Eulogy
“I spit that shit that make a homophobe a hypocrite”. Il miglior queer-hop – passatemi il termine – dell’anno. Divertente, veloce e intelligente.
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5- Il Garage Ermetico – Dopodomani
Un po’ math rock, un po’ emocore, un po’ Marta sui Tubi, una voce un po’ potente e un bel po’ di belle canzoni.
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Migliori Album
(Ylenia Pepe)
1- Nick Cave – Push The Sky Away
La poesia che si tramuta in musica, i sentimenti che si trasformano in note. “Push The Sky Away” è l’album più celestiale di questo insolito 2013 e Nick Cave è una specie di “Dio musicale” che diffonde magicamente la sua musica, sbalordendo tutti.
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2- David Bowie – The Next Day
L’eleganza non passa mai di moda, e la musica di Bowie continua ancora una volta a distinguersi tra migliaia di suoni: il Duca Bianco è insuperabile
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3- The National – Trouble Will Find Me
Così semplici, così profonde da creare dipendenza: le note di “Trouble Will Find Me” vanno ben oltre l’apparenza
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4- Low – The Invisible way
L’immaginazione è invisibile, la musica è invisibile, i pensieri sono invisibili e “The Invisible way” è il modo giusto per sognare. Ancora una volta i Low riescono a farci emozionare con le loro note delicate
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5- Massimo Volume – Aspettando i Barbari
La copertina più bella dell’anno, i tributi più profondi e significativi come quello fatto a Vic Chesnutt: “Aspettando i Barbari” è un bagaglio culturale musicale da ascoltare almeno una volta nella vita
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Migliori Esordi
(Ylenia Pepe)
1- Ancient History – Tracks
Gli Ancient History sono uno di quei gruppi emergenti che ti stupiscono per la propria bravura e “Tracks” è un piccolo gioiellino folk da ascoltare in qualunque momento della giornata
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2- Grammophone – Multiverso
Un mixer perfetto di adrenalina e sentimenti
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3- Föllakzoid – II
“II” è il primo vero disco dei Föllakzoid che si prospettano una delle migliori band krautrock emergenti, l’album è invece uno dei più ipnotici del 2013
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4- Mathì – (In)quiescenza
Melodie dolci, testi poetici. La giovane band campana è capace di riscaldare i cuori di chiunque con i suoi brani delicati
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5- Rumori Dal Fondo – Amanti e Reduci
L’amore è l’unica cosa che ci rende vivi ma nello stesso momento può provocarci dolore, i Rumori Dal Fondo ne sono testimoni in quest’album d’esordio che si prospetta uno dei più romantici del 2013
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Migliori Album
(Marinella Mangione)
1- Il Muro del Canto – Ancora ridi
Uno di quegli album da ascoltare mille e mille volte col famoso “volume da lite condominiale” di cui parlava Enrico Brizzi in “Jack Frusciante”, che ti fanno venire voglia di imparare le parole per cantarne a squarciagola ogni singolo pezzo. A me non succedeva dai tempi in cui uscì “Toxicity” dei SOAD.
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2- Daft Punk – Random Access Memories
Tormentoni di classe (“Get Luck”), spleen discotecaro (“Instant Crush”, splendida): un capolavoro anche per chi di solito ascolta altri generi.
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3- Nick Cave & The Bad Seeds – Push the sky away
Il Re Inchiostro torna coi suoi Bad Seeds e con loro alimenta l’energia che ha trasportato negli splendidi live portati in giro dall’estate a oggi.
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4- Queens of the Stone Age- Like Clockwork
Si sono fatti aspettare ma ne è valsa la pena (anche per veder tornare in heavy rotation su Mtv, con “My God is the sun”, qualcosa che non ci facesse venir voglia di cambiare immediatamente canale).
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5- Litfiba – Trilogia 1983-1989: I musicisti invecchiano, le belle canzoni no. Il disco seguito al tour di questa “Trilogia” ne è la riprova.
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Migliori Esordi
(Marinella Mangione)
1- Soviet Soviet – F A T E
Non un vero e proprio esordio per il trio marchigiano ma il primo lavoro “extended”. Chi ha scritto che “suona glaciale e torbido come una cassetta dei Joy Division o dei Bauhaus” sapeva di cosa stava parlando.
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2- Marzia Stano aka UNA- Una Nessuna Centomila
Dopo averla conosciuta nelle vesti di cantante degli Jolaurlo, Marzia Stano svela la sua anima più profonda in veste solista, allo stesso tempo grintosa e poetica, con canzoni che sembrano quadri.
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3- Appino – Il Testamento
Amaro, ironico, suona talmente sincero che, a tratti, imbarazza come quando ci si ritrova soli davanti allo specchio.
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4- Francesco Di Bella & Ballads Cafè – Ballads
La dolce malinconia di rincontrare in veste acustica, in questo nuovo progetto, canzoni con cui molti di noi hanno superato il giro di boa dei vent’anni (e anche dei trenta).
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5- Adriano Viterbini – Goldfoil
Adriano Viterbini senza i BSBE non inventa nulla ma “fa la sua cosa” (suonare, l’album è interamente strumentale) e lo fa da par suo, cioè magnificamente.
Leggi le altre classifiche: 2 – 3 – 4 – 5