All’album di debutto i Moscaburro ci sono arrivati per gradi provando e riprovando i pezzi dal vivo fino a trovare la soluzione migliore che ne identificasse la personalità, un suono prevalentemente acustico, per certi versi twee con gli strumenti che non esagerano mai (per fortuna) sussurrando morbidamente all’ascoltare il percorso da seguire. Questo è Bread-and-Butter-flies, il disco con cui la band di Bolzano si presenta al mondo: titolo preso in prestito dall’immaginario Carrolliano, dunque fiabesco e fantastico e che rimanda anche al moniker (mosca-burro/butter-flies), testi presi in prestito o ispirati a poesie di William Wordsworth (“Wandering”) o alle novelle di James Joyce (“Eveline” e “Scent”), toni indie pop confidenziali e strumenti come archi, arpa e glockenspiel pronti a creare un accompagnamento sonoro morbido e a tratti malinconico.
Dal disco è rimasta fuori la canzone “On Winter’s Brim”, soltanto per motivi logistici ci spiegherà la band, ed i musicisti hanno pensato bene di inventarsi un “Sofa Session” per presentarla nella sua scarna e cristallina bellezza. Da quella esibizione “da divano” ne è stato tratto anche un video che abbiamo in anteprima su Shiver, come in esclusiva puoi scaricare gratuitamente il pezzo tramite il player in basso. Approfittando dell’uscita del brano abbiamo scambiato anche due chiacchiere con i Moscaburro.
Come mai la canzone è rimasta fuori dal disco?
La canzone non è finita nel disco semplicemente perché è stata scritta quando l’album era già pronto, per nessun’altra ragione in particolare. Ci ha accompagnato nei nostri ultimi live e ci piace l’idea che segua “Bread-and-butter-flies” da vicino, aprendo contemporaneamente la strada al nuovo materiale a cui stiamo lavorando.
The Sofa session è un progetto più ampio o si tratta soltanto di un sottotitolo che avete voluto dare al pezzo?
È un progetto un po’ più ampio. Il proposito è quello di realizzare di tanto in tanto questo genere di piccole esibizioni acustiche e pubblicarle, è un ottimo modo per far girare la propria musica senza materialmente doversi spostare dal divano.
Com’è nato “On Winter’s Brim”? Lo avete pensato in acustico fin dall’inizio?
I brani nascono quasi sempre da un’improvvisazione su chitarra e voce, e d’altro canto i brani di “Bread-and-butter-flies” hanno sonorità marcatamente acustiche. Per il momento quindi non volevamo allontanarci troppo da quel sound. In questo caso specifico però volevamo divertirci un po’, e abbiamo optato per una soluzione estremamente “minimal”. D’altra parte se nel marasma di un’orchestra sinfonica persino lo squillo di una tromba rischia di perdersi nella confusione, quando invece si fa tabula rasa anche solo il tintinnio di un glockenspiel può riuscire a colpire in modo inedito l’immaginazione.
Prossime date del tour?
Ci stiamo preparando per portare in giro l’album con alcune date in primavera. Quando sarà pronto un vero e proprio calendario lo pubblicheremo sul nostro sito, blog e social. Per il momento il pubblico dovrà aspettare.