Se avete voglia di sorridere, di riflettere, di divertirvi e saltare, ma anche di chiudere gli occhi e vagare con la mente comodamente seduti sul vostro divano, I Masochisti è il disco per voi. Losburla, alias Roberto Sburlati, bassista dei Madam e fedele compagno di studio e di live di Marco Notari (se i dischi di Marco sono così belli un po’ del merito va anche a Roberto) sforna un gioiellino che riassume in 10 tracce tutte le sfaccettature della personalità di questo ottimo musicista astigiano, che si mostra nudo (letteralmente vista la copertina dell’album) agli ascoltatori e arriva nudo alla meta, una meta fatta di storie semplici, di dettagli, di dolore e di ironia; tutto ciò crea un mix esaltante, con spunti pieni di meraviglia come la title track e brani più dilatati e poetici come “Letteratura”.
A queste atmosfere se ne alternano altre che fanno del ritmo e dell’intensità il loro marchio di fabbrica e che non possono non risultare coinvolgenti: impossibile non saltellare sulle note del primo singolo “Amaro”, brano regalato in free download da Losburla per anticipare e festeggiare l’uscita del disco. Per non parlare poi de “Il mio processo di beatificazione”: ironia, disillusione e semplicità ritmica per creare un mix orecchiabile ma mai scontato, anche grazie alle soluzioni concepite dal produttore artistico Luca Cognetti (già collaboratore di Marco Notari & i Madam, oltre che di Mambassa e tanti altri) e dal mixaggio di Andrea Bergesio. I testi di Sburlati spiccano per intensità e originalità, creando un mondo in cui i valori sono rovesciati e in cui non si può far altro che essere Masochisti per avere un po’ di piacere: ma siamo sicuri che il mondo pensato dal cantautore piemontese sia poi così distante da quello reale?
E così ci si scopre a percorrere insieme a Roberto Sburlati una strada immaginaria ma anche molto concreta, che attraverso piccole storie ci porta da Asti al centro di Torino (anzi Roberto ci racconta che è meglio prendere un nostalgico “Regionale AT-TO” piuttosto che la macchina), fino a spogliarsi e a gettarsi nel Po. Ne “I Masochisti” scopriamo di essere tutti dei “Dilettanti” allo sbaraglio, persone che vanno avanti spesso col paraocchi e a cui Losburla fornisce la colonna sonora giusta per farsi delle domande…per le risposte, sperando che ne abbia, aspettiamo il vol. 2!
Nel frattempo questo disco sfrontato pieno di spunti e amara ironia saprà certo emozionarvi con le sue piccole storie piene di sgangherata poesia. E poi, in fondo in fondo, noi che andiamo dai venti ai quaranta anni (e pure un po’ oltre…) siamo tutti un po’ masochisti, no? Questo è il disco giusto per tutti noi. Garantito.
(Alessio Gallorini)
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