The Neigers vengono da Mantova con una sola ma fondamentale idea: contaminare la scena Indie Italiana di un sound tremendamente british. Anche la copertina del disco è palese, hanno una missione, sono i soldatini del Rock’n’roll e mettono tutti sugli attenti con i loro riff hot-speed.
L’EP omonimo, autoprodotto è un concentrato di garage, power pop & roll che abbraccia un filone musicale piuttosto ampio dagli Oasis passando per gli Stooges, soffermandosi ai primi Who e sconfinando in band più recenti come The Hives e Arctic Monkeys.
L’intero lavoro è valorizzato da una registrazione in presa diretta e da un ottimo cantato in inglese che enfatizza la capacità del gruppo nel confezionare una forma canzone senza troppi orpelli immediata; come direbbe il comico Maccio Capatonda The Neigers è musica che viaggia: “Dritto per Dritto“. A chi non sarebbe piaciuto imbracciare una chitarra o sedersi dietro una batteria e suonare pezzi di 2 minuti che spaccassero il culo e facessero sobbalzare dalle sedie gli ascoltatori?!? Beh non so voi, ma a me da vecchio punk rocker che da adolescente sognava di schitarrare all’impazzata e urlare in un microfono, l’Ep in questione suscita tutta questa “flora” di sensazioni nostalgiche!
“I want It all”, apre le danze è una “Garage invasion”, 120 secondi di cazzuto punk rock un po’ Kinks, un po’ D4 e molto amarcord. “Monday Morning” ci catapulta indietro nel tempo nella Londra Quadrophenica a scorrazzare su di una Vespa riempita di frange e specchietti… Mods vs Rocker again! Il terzo pezzo dell’EP s’intitola “Mary” ed è un incrocio tra le vecchie venature garage e le nuove sonorità legate a questa corrente musicale, sembra una canzone che gli Arctic Monkeys per sbaglio hanno omesso d’inserire in un loro album. “Stoned by your love” è un deja vu di suoni persi nel tempo, sinuosi, chiari, schietti e per questo fantastici. “Burn like a bomb” chiude il disco facendo da prontuario per tutto quello che The Neigers rappresenta: musica allo stato puro! Chitarra, Basso, Batteria ululati e ritmi da dance-floor.
Avvertenza per gli ascoltatori, queste canzoni non possono essere ascoltate ad un livello di volume inferiore all’80% del vostro stereo, lettore, mangianastri o simili. Old school non è la parola esatta ma è la prima che viene in mente.
(Marco Iannella)