Probabilmente Trent Reznor ha provato con tutte le sue forze a stare lontano dalla creatura (de)generata in quel lontano 1988 e con la quale ha partorito, tra dischi, ep e remix, ben 14 uscite discografiche ufficiali. Quando nel 2009 decise di smantellare i Nine Inch Nails, vendendo su e-bay tutta la strumentazione, qualcuno storse il naso pensando ad una mossa pubblicitaria nata da un periodo di stanca in cui gli ultimi album non avevano più l’appeal di un tempo. Poi sappiamo tutti com’è andata a finire: Trent non è un uomo che se ne sta con le mani in mano, prima “gioca” a fare il compositore di colonne sonore assieme ad Atticus Ross, vincendo anche un oscar come migliore colonna sonora con il film The Social Network, le cui sonorità non si discostavano poi troppo dai NIN della saga “Ghosts I-IV”, e successivamente mette in piedi gli How To Destroy Angels con Mariqueen Manding, il fido Atticuss e dell’ancor più fidato Rob Sheridan. A conti fatti lui dai NIN si è spostato giusto un paio di centimetri, tre anni ed una boccata d’aria fresca che gli ha consentito di uscire dalla forma mentis della sua band principale. Maggio 2013, il musicista americano ammette di aver ripreso in mano l’idea di far uscire entro l’anno un nuovo capitolo discografico a nome Nine Inch Nails, anzi dopo qualche settimana annuncia i nomi dei musicisti (Josh Eustis, Robin Finck, Alessandro Cortini e Ilan Rubin), ammettendo che l’album è in fase di registrazione e che ha già pianificato il tour mondiale, la cui unica data italiana è stata fissata per il 28 Agosto a Milano (Mediolanum Forum). E arriviamo a oggi, forse sarebbe meglio dire ieri sera, con un altro annuncio Reznor svela titolo del disco, Hesitation Marks, data di uscita, 3 Settembre su Columbia, e primo singolo intitolato “Came Back Haunted”, acquistabile dal 6 Giugno dal sito della band oppure da iTunes. Il brano, la cui copertina è disegnata nuovamente da Rob Sheridan (sarà un caso che i caratteri usati per il lettering siano gli stessi del “masterpiece” The Downward Spiral”?), si avvicina alle eruzioni più electronic-oriented ascoltate in “Year Zero”, forse manca quel piglio “malato” e quell’aggressività, qui un po’ contenuta e messa a freno, caratterizzate nei lavori del lustro 1996/1999, ma è comunque un buon inizio.
Aggiornamento 29/06/13: In casa NIN si è deciso di fare le cose veramente in grande per questo ritorno sulle scene, tanto alla grande che per il video del primo singolo è stato ingaggiato un grande regista che in questo periodo è alle prese con il suo secondo album. Si, il regista in questione è anche un musicista ma per la band di Trent è tornato dietro la macchina da presa, si insomma è lui, il Maestro David Lynch (qui trovi le info sul suo album). Il video di “Came Back Haunted” è, come dicono gli inglesi, alquanto “creepy” e se ne sconsiglia la visione a chi soffre di epilessia, Lynch gioca per tutto il tempo con degli effetti stroboscopici, ma soprattutto a chi non comprende il crpitico linguaggio cinematografico di del regista americano che in questo video si fa ancora più ermetico, alternando la visione di figure inquietanti a fotogrammi perennemente in movimento della faccia di Reznor (usare uno stabilizzatore d’immagine no eh?).
Aggiornamento 27/07/13: Ieri sera la band è tornata ad esibirsi per la prima volta dal 2009 e lo ha fatto all’interno del Fuji Rock Festival. Nuovi componenti, nuova scenografia e nuovi brani, tre per la precisione, hanno debuttato live in Giappone per la promozione del prossimo disco. Oltre alla già annunciata/vista/ascoltata “Came back Haunted” Reznor e soci hanno snocciolato due inediti: il primo, “Find My Way”, ha un percorso sonoro lento e atmosferico ricordando, in ordine cronologico, il synth-pop degli How Destroy Angels che poi inevitabilmente richiamano a loro volta i NIN, insomma un ouroboros sonoro che mastica ben ben la propria coda. L’altro pezzo, “Copy Of A”, risulta molto più energica e muscolare rispetto ai brani finora ascoltati di “Hesitation Marks” (Era ora).
Aggiornamento 31/07/13: Se questo è l’andazzo, ovvero suonare un inedito per ogni prossimo concerto dei NIN, tra dieci giorni avremo ascoltato tutto “Hesitation Marks”. Domenica sera la band si è esibita all’Ansan Valley Rock Festival, in Korea, suonando un nuovo pezzo, terza anticipazione del disco dopo “Find My Way” e “Copy of A”. Ed è proprio dopo quest’ultima che parte “Disappointed”, un pezzo privo di chitarre, ma con due violini a creare un’atmosfera orientaleggiante, le parti elettroniche invece sono immerse in una sudicia fanghiglia industrial. Resta da capire soltanto una cosa: ma non potevano noleggiare un occhio di bue automatico anziché ingaggiare un “lamp-boy” che per tutto il tempo tiene in mano, e spara dritto in faccia ai ragazzi della band, la luce di un faretto? (“Disappointed” parte al minuto 5:40)
Aggiornamento 12/08/13: Finora avevamo avuto modo di ascoltare/vedere “Copy Of A” soltanto nella sua veste dal vivo, ora la band americana fa le presentazioni ufficiali del brano diffondendo tramite YouTube lo streaming audio… e basta leggere i commenti sotto il player (su youtube) per scoprire quanto il titolo del brano si presti a giochini di parole sulla “copia della copia della copia”.
Aggiornamento 20/08/13: Siamo in dirittura d’arrivo con l’uscita dell’ottavo disco dei NIN e a cadenza quasi quindicinale arrivano nelle nostre orecchie anticipazioni sotto forma di streaming audio o live video o video ufficiali e basta. In ordine di uscita oggi abbiamo modo di ascoltare “Everything”, brano che si distacca completamente dalle bordate electro-industrial su cui poggiano i piedi i precedenti pezzi proposti dalla band, una specie di mosca bianca con chitarre new wave pulite (mica tanto, mica sempre) a fare da contraltare ad inserimenti più ruvidi, beat minimali e ritmiche synth punk. Il brano sfacciatamente più pop mai proposto da Reznor e soci.
Aggiornamento 24/08/13: Con “Find My Way” sono finite le tracce già ascoltate, questa ultima è stata presentata recentemente in concerto e ora arriva la versione in studio rippata direttamente dal programma radiofonico di Zane Lowe su BBC Radio. Assieme a questo tbrano è apparsa sul soundcloud della band una traccia audio, senza musica, intitolata “In Conversation with” ed è appunto una conversazione tra Trent ed un misterioso interlocutore che non proferisce parola per tutto il tempo. Il pezzo è presente nella deluxe edition acquistabile su iTunes.
Qua sotto trovi tutti i player contenenti i brani di “Hesitation Marks” diffusi finora dalla band, mentre nel player di soundcloud sono racchiusi in un’unica playlist tutti i singoli pubblicati dal ’89 in poi, un modo come un altro per ascoltare l’evoluzione della band, e del musicista, che ha segnato in maniera indelebile l’industrial rock degli ultimi 20 anni.