Leggendo il titolo del nuovo 7’’ dei Vacanza, chiamato Cancello (come la prima persona singolare dell’indicativo presente o come il punto di passaggio da una parte all’altra), ho subito pensato alla Stazione di San Felice a Cancello (detta anche Cancello Scalo), uno dei più importanti nodi ferroviari della Campania. E ho pensato che, forse, questo nuovo lavoro potesse essere visto come lo snodo della loro carriera.
Approfittando del (momentaneo?) vuoto lasciato lo scorso anno dai Fine Before You Came, il miglior risultato italiano per quanto riguarda il post-(emo-screamo-)rock, i Vacanza salpano a bordo del secondo lavoro (come il primo, firmato da Fallo Dischi e La Fine, vinile in vendita e download gratuito) e provano ad attraversare un’Italia divisa su tutto. Ci provano in poco più di dieci minuti con cinque brani e i loro testi piegati (e a volte nascosti) da suoni concretamente punk, con riff decisi e convincenti, affogati in una buona dose di screamo. A differenza del titolo, c’è ben poco da cancellare in questo disco; al massimo, si trovano cose che potevano essere sviluppate ulteriormente (penso al riff finale di “Venezia”). I testi, all’apparenza inoffensivi, hanno frasi adatte alla vita di tutti i giorni (“Ritrovarsi dentro casa / a guardar gli stessi film / mentre fuori piove ancora” da “Rombo”), alla situazione politica attuale (“Il peggio è passato a prenderci” da “Foresta”) e alle storie d’amore (“dammi un altro bacio per quando non ci sarai” da “Venezia”).
Rispetto al primo lavoro omonimo, i Vacanza sono saliti di livello, dimostrando di avere il giusto passo per uscire allo scoperto in una continua selva (spesso oscura) di nuove band. Ora dovranno dimostrare con il primo (meritato) album, al quale pare stiano lavorando, di aver trovato con questo Cancello anche loro lo snodo giusto per una carriera di successo.
(Marco Annicchiarico)
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