In quel di Firenze l’atmosfera stamattina è molto caotica. C’è il sole, i turisti si muovono con il loro passo di lumaca in Piazza Duomo, fermandosi a fotografare tutto e nulla. I rumori dei lavori in corso permeano l’aria e fanno tremare i muri di casa. In cucina, attorniata da libri pronti per essere studiati e dal profumo di caffè fumante che mi aiuta ad iniziare al meglio la giornata, ascolto Redistance, il lavoro di questa bella realtà musicale italiana, La Foto di Zeno.
Suoni malinconici, chitarre acustiche, pianoforte e una voce suggestiva che fa da ciliegina sulla torta per questo album composto da 8 brani, tutti cantati in inglese, con una pronuncia “sanza ‘nfamia e sanza lodo”, per dirla alla maniera del Poeta. Il primo brano, “J”, non mi impressiona particolarmente ma crea un certo clima, qualcosa che mi spinge ad andare avanti nell’ascolto. “The ways of sorrow”, premia la mia voglia di sentire qualcosa di più incisivo e originale. Le voci sovrapposte danno vita a un sound molto suggestivo, il pianoforte cattura subito la mia attenzione, l’atmosfera continua a spingere l’orecchio ad andare avanti. Di “Brown Leaves” mi colpisce in particolar modo l’impasto perfetto delle controvoci e il finale strumentale. Interessante anche il penultimo brano dell’album, “Still I Wish”, seppure molto lungo per i miei standard. In questo lavoro della band La Foto di Zeno si mescolano in modo interessante un mood leggero e uno più di raccoglimento e riflessione, che insieme riescono a creare un ampio spazio di pensiero e di ascolto. Uno spazio aperto e arioso in cui immergersi, scoprendo il volto nascosto della musica italiana, quello che meriterebbe un po’ più di visibilità ma che, forse, deve una parte della sua immacolata bellezza proprio a questo suo essere “di nicchia”, ascoltato da pochi ma conservato come un bene prezioso, al riparo dagli artifici e dalle influenze dell’eccessiva commercialità.
Consigliato a chi è alla disperata ricerca di sana e buona musica italiana. Perché a volte non importa attraversare oceani per trovare un bel disco.
(Francesca Rifiuti)