Arriva oggi la Dragonspring 2013 e arriva in anticipo (fortunati noi!) rispetto alla stagione della rinascita, del tiepido sole che fa capolino sempre più insistentemente tra una giornata e l’altra, della fioritura delle piante che porta colore e allegria e dello svestirsi da quegli abiti troppo invernali che ci rendono goffi e al riparo dal contatto umano. La compilation stilata dal Nostro David segna il passo con la Primavera (quasi) alle porte e lo fa mettendo in mostra 12 gemme cercate con la cura certosina di chi ama il proprio lavoro. 12 germogli i cui variopinti colori musicali ti esploderanno in faccia, lasciandoti piacevolmente tramortito, ad ogni nuovo ascolto. Ecco come ci viene presentata questa nuova avventura in musica, la prima del 2013 per il Drago, che spazia tra i generi ma che ha come unico scopo quello di mettere in risalto quanto di meglio possa offrire in questi mesi la scena indipendente italiana:
Una primavera decisamente pop-rock, tra speranza di leggerezza e desiderio di ribellione, quella che suona nella Dragonspring 2013, la compilation stagionale di David Drago che apre l’anno. Si parte sul dancefloor dell’irresistibile “Critical” dei The Venkmans, che come da titolo del loro nuovo album Good morning sun danno il benvenuto al sole. E si continua pestando e dondolando la testa, prima con la potente “Haters gonna hate” dall’esordio dei Wildmen, e poi con la ribelle e ironica “Fuori di testa” dei pisani Who is boro? dall’album Habitat.
Due le “chicche”: il brano di Paolo Ferrarini “Pet theory”, anteprima del nuovo album che uscirà entro l’estate, e il bootleg dei Farewell to Hearth and Home, “Misadventures of Leonard Nimoy”, registrato all’auditorium Demetrio Stratos durante la loro recente live session a Radio Popolare, brano che farà parte in versione studio del prossimo album della band toscana, in uscita a fine anno. Nella Dragonspring 2013 troverete poi “Enoch”, lo strumentale di Simona Gretchen magnificato dal violino di Nicola Manzan (Bologna Violenta) e tratto dal secondo e straordinario album della cantautrice emiliana, Post-Krieg. Segue una cover perfetta: quella che Il Fieno ha fatto dell’attualissimo brano di Enzo Jannacci “Vincenzina e la fabbrica”, incluso nell’ep della band intitolato I bambini crescono.
Fioriscono poi due brani tratti da due dei dischi più belli appena usciti: la anglo-mediterranea “Hellas” dei Rigolò dall’album Slangenmensch, navigazione nell’Egeo pizzicata di Britannia, e la splendida “Laura” del duo italo-svedese I Used To Be a Sparrow dall’album You are an empty artist. Seguono i follemente geniali Da Hand In The Middle con “You two look a lot alike”, intrigante valzer che piacerebbe a Kate Bush, tratto dall’album L’education sentimentale, meravigliosamente strampalato come la primavera. Si torna a ballare con il pop internazionale di “Both”, pezzo che avrebbe fatto invidia ai Blondie con il quale i Lava Lava Love hanno lanciato il loro nuovo album Au Printemps. La chiusura della compilation è affidata agli Angus McOg e a un brano, “The Coal Song”, dall’album Arnaut, che dona il riposo al guerriero e con struggente dolcezza ci traghetta verso le calde atmosfere di un’estate che verrà.
L’artwork della Dragonspring 2013 è affidato all’artista toscana Schejla Massellucci che raccoglie il testimone di Andrea Massara e firmerà copertine e controcopertine delle compilation 2013.
La compilation verrà presentata oggi durante la trasmissione L’ora del Dragone su Radio Insieme, puoi scaricarla gratuitamente su The Breakfast Jumpers ed ascoltarla dal player sottostante.