I Crimea X sono Jukka Reverberi e Luca ‘Dj Rocca’ Roccatagliati ovvero due personaggi centrali per l’evoluzione – o meglio si potrebbe parlare di sdoganamento dai confini nazionali – della musica alternativa nostrana che sia quella indie-pendente del primo, voce e chitarra dei Giardini di Mirò, oppure l’electro-dance del produttore e musicista dietro al progetto Maffia Soundsystem.
Il duo emiliano con questo ultimo disco sulla lunga distanza, Another, non si è smentito ed ha anzi rischiato il tutto per tutto confrontandosi con la creatività di Bjørn Torske, produttore di respiro internazionale e padrino della scena elettronica scandinava (quel mix di house, disco ed electro) che ha riportato in auge le sonorità “space-disco” in mezza Europa. Ne viene fuori un disco assai interessante dove il suono dei sintetizzatori analogici la fa da padrone, in un mix dove le intenzioni kraute (evidenti nel disco precedente “Prospective”) sfumano in favore di ritmiche electro-post-funk. Il disco è stato registrato nell’Igloo Audio Factory di Coreggio ed è una sorpresa constatare come l’emilianità tinta di pensiero marxista del duo Reverberi-Roccatagliati abbia trovato il suo zenit proprio attraverso le manipolazioni sonore del producer di origini norvegesi, che ha saputo filtrare l’italianità delle ritmiche e delle melodie dei nostri in modo delicato e rispettoso, esaltandone le componenti ritmico-progressive (ascoltare le tracce “Essential”, “Haunted Love” e “I Feel Russian” per credere). Non stupisce allora leggere nelle note di presentazione del lavoro da parte dell’Ufficio stampa che i tre protagonisti di questo progetto si siano scambiati strumentazioni ed idee in una realizzazione assolutamente comunitaria del disco.
Ne è venuto fuori un lavoro per la pista da ballo – incredibile in questo senso l’impatto della traccia numero sette, “Yev” – ma anche per l’ascolto casalingo, a patto che non si resti seduti su una sedia e ci si lasci andare al ritmo!
(Maurizio Narciso)