Ho sentito dire che gli UMO sono cambiati dal giorno alla notte. Bhe, non proprio ma quasi. Gli Unknown Mortal Orchestra ci offrono un LP particolare, molto lontano dal loro debutto con l’album omonimo del 2011, dalle sonorità funky moderne e felpate.
In II ritroviamo tantissima carica, una forza dagli anni ’70 li ha spinti a creare atmosfere in technicolor elegantissime un po’ beate alla Easy Rider e con un enigmaticità che incuriosisce già dal pezzo d’apertura, “From the Sun”, nel quale il frontman Ruban Nielson ci informa che “Isolation can put a gun in your hand”. Infatti nonostante il primo approccio ispirato sicuramente alla psichedelia beatlesiana in acido (ma non troppo), gli UMO vogliono comunicarci anche altro con questi testi allegramente cupi, cantati a volte con frivolezza come se tutto fosse così apparentemente normale nel loro presunto disagio, ricercando anche particolari nell’elettronica, nei fiati e nei falsetti, tanta roba insomma, tanta carne al fuoco e cotta a puntino. Come spiegarono nel periodo durante le registrazioni, questo album nasce da un incisione di un primo demo piuttosto grezzo, con sonorità ovattate, che hanno voluto mantenere per rendere il tutto più esclusivo, scelta che ho indubbiamente gradito in quanto credo che questo sia uno dei grandi punti di forza di “II”. La sensazione che provo è quasi addirittura di un mondo subacqueo dato da queste chitarre, che come bolle ossigenano le liriche, le accompagnano talvolta a galla, recuperandole dai mari profondi in cui sono sommerse, come nel bellissimo singolo “Swim and Sleep (Like a Shark)”, “I wish that I could swim and sleep like a shark does / I’d fall to the bottom and I’d hide till the end of time”, mentre in “Monki”, tutto è dosato, ci guidano donandoci sicurezza e serenità, come la sensazione che si prova a quella inarrivabile lezione di nuoto dove ti accorgi che finalmente il tuo corpo galleggia sul serio.
Ho apprezzato moltissimo anche la scelta di questa voce filtratissima, presente praticamente in ogni pezzo, che si amalgama perfettamente col mood dell’intero album. Insomma la finezza di questo nuovo lavoro mi accarezza e mi fa innamorare, ben vengano cambiamenti così piacevoli, direi gli Unknown Mortal Orchestra hanno scelto un bellissimo nuovo outfit.
(Tiziana Salomoni)