Pneuma. In greco è il soffio vitale, quello di cui respira l’anima, e “Il principio findamentale della vita”, scrisse Paracelso. Ed è a questo soffio vitale che si intitola l’album di debutto degli Ornaments in uscita il 5 febbraio per Tannen Record/Audioglobe in versione CD e per Escape from Today/Sanguedischi/Bilnde proteus nella versione LP.
Pneumologic è quel soffio vitale che batte e scorre nel cuore e nelle vene, un funzionamento logico e perfetto che unisce il corpo all’anima. Un viaggio contemporaneo eppure antico come il mondo, che contempla l’uomo e l’animale, secondo una filosofia pagana, esoterica e spirituale che dalla Grecia antica spinge il suo soffio fin qui. Ci sono voluti sei anni di ricerca, di sperimentazioni in studio e dal vivo, ed ora è il momento di “Pneumologic”, che pone gli Ornaments al centro della scena “spiritual drone core” europea. “Se il viaggio degli Earth e degli OM ha riguardato la spiritualità come elevazione verso il trascendente, se il percorso dei Sunn O)) ha esplorato gli abissi dell’animo umano e il lato oscuro della mente, gli Ornaments debuttano con un disco che è la summa teorica dell’essenza della vita”.
Gli Ornaments sono Alessandro Zanotti e Davide Gherardi (The Death Of Anna Karina), Enrico Baraldi (Nicker Hill Orchestra) e Riccardo Bringhenti (Workout, Ungar Trio, Welch, 7 Note In Nero), e sin dal loro esordio hanno elaborato un suono che fondesse le geometrie del post rock con le profondità doom metal e le suggestioni prog: era questo il tema portante del loro vero esordio, il demo autoprodotto venduto solo ai concerti e distribuito in mille copie. Ed è proprio dall’esperienza acquisita durante la lunga serie di live show che nasce “Pneumologic”, impreziosito dal concept pittorico di Luca Zampriolo e prodotto da Andrea Sologni all’Igloo Audio Factory di Correggio (RE). Il prmo estratto che anticipa l’album non poteva intitolarsi che “Breath”, respiro, e lo trovate qui.