Prima Parte – Seconda Parte – Quarta Parte – Quinta parte – CLASSIFICA GENERALE 2012
Migliori Album
(Beatrice Pagni)
1- Sycamore Age – Sycamore Age
Il loro è un talento puro, delirante e avanguardista: sperduti e felici in mezzo a lidi folk-prog e pervasi di elegantissima psichedelia, questi giovani (e italianissimi) orchestrali evocano mondi inafferrabili attraverso ballate epidermiche e ossessive. Ipnotico, languido e brutalmente bellissimo, è il disco che segna l’arrivo di una nuova era, quella del Sicomoro, quella segnata da un audace e geniale modo di fare e intendere la musica.
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2- Ariel Pink’s Haunted Graffiti – Mature Themes
Pazzoide, freak americano, mattatore dei suoni, Ariel Pink crea un mosaico della moderna America, con punti di riferimento inquietanti e grotteschi uniti a momenti di lucidità lirica quasi crepuscolare. Surreale e intrigante dentro questo album potrete assaporare tanto il bubblegum pop anni ’60 quanto certe sonorità eighties. Bizzarra leggerezza, post-punk, new wave e una pioggia sonora di glitter: sì oggi tutto è possibile.
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3- Alessandro Fiori – Questo dolce museo
Fiori guida il suo ascoltatore in un tempietto di ricordi e malinconiche leggerezze, espresse con una scrittura essenziale e visionaria. La sua è una quotidianità fatta di poesia e mostre sul degrado ambientale. Padre di un disincanto quasi ruvido e sconnesso da ogni logica intellettualoide, questo piccolo grande uomo riesce nell’intento di affascinare universalmente, regalando un sogno a occhi aperti attraverso un viaggio etereo e immaginifico.
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4- Flying Lotus – Until The Quiet Comes
Siamo di fronte a un’esplosione (in)controllata di cimbali, jazz, hip-hop, sensualità, epos, battiti cardiaci, luci elettriche e gocce di synth in un flusso costante di applausi. Stare fermi sarebbe contro natura. Caldo, etereo e perfetto, questo disco è la prova del genio musicale del giovane FlyLo, inarrestabile e imbattibile. Il nipote di Coltrane non si fa mancare nulla: anima black, sciamanico groove, una pioggia di drum machine e broken beat, il tutto immerso in melodie oniriche.
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5- Leonard Cohen – Old ideas
Sir Cohen instaura una conversazione con la morte in un album profondamente radicato nel blues e nel gospel. Il desiderio, il rimpianto, la sofferenza, la misantropia, l’amore e la speranza divengono testi di letteratura romantica, sorretti da un cantato splendido e sempre potentissimo. Cohen geme, straziato dalle ‘vecchie idee’ ovvero le verità dimenticate di una certezza etica, l’amore e la fratellanza umana abbandonate in fretta e furia di fronte a una gratificazione futura.
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Migliori Esordi
(Beatrice Pagni)
1- Andrea Franchi – Lei o contro di lei
Ballate mature, chitarre gustose e delicatissima poesia: quello di Franchi è un cantautorato nobile e ispiratissimo, pieno di speranza e umanità. Un bellissimo ascolto che scivola via come una stella, come un’essenza ineffabile: spera, vive, soffre, si contraddice, aspetta e ama. E invita all’intimità, al riconoscimento di se stessi, senza farsi male perché niente è più crudele della purezza.
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2- Stubborn Heart – Stubborn Heart
È l’ultimo esempio delle più affascinanti combinazioni artistiche all’interno della scena musicale inglese. Il duo post-dubstep unisce liriche sensibili e struggenti a synth noise senza negarsi sprazzi techno, house e garage anni 90 puntando su beat sofisticati, melodie a base di calde tastiere e una performance vocale malinconica, sensuale e intima. Lasciarsi catturare da questo cuore ostinato sarà semplicissimo.
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3- Pirate Ship Quintet – Rope for no hopers
Direttamente dalla plumbea Bristol, arriva il sapiente incontro fra post-rock etereo e dark-jazz nebbioso. Dietro vi ci celano sette musicisti – a discapito del nome- che elaborano con fredda arguzia suoni dall’estetica classica (non a caso qui c’è chi collabora e lavora con la London Symphony Orchestra) e un attualissimo slowcore di sublime fattura.
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4- The Magnetic North – Orkney: Symphony of the Magnetic North
Un viaggio attraverso le isole Orcadi, fra storia e folklore, voci eteree e fiati antichissimi. Avvolgente e magico, questo disco riuscirà a portarvi lontano, in un altro mondo con quelli che sembrano essere ingredienti molto semplici: sottili ed eleganti strumentazioni e melodie lentamente infettive. Come farsi un giro in Scozia e non accorgersene.
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5- Glen Hansard – Rhythm And Repose
Il mondo del cantatore irlandese diventa un disco soffice fatto di canzoni semplici e pulite, una chitarra acustica dalle corde in nylon, qualche banjo e un candore che ti avvolge dall’inizio alla fine. Si assiste stupefatti a un cuore a cuore fra Hansard e il suo pubblico, in cui le fragilità umane sembrano mostrarsi inquiete e vagabonde. Un album che potrà essere il vostro inverno lunghissimo o la vostra estate più breve.
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Migliori Album
(Francesco Orietti)
1- Bill Fay – Life is people
Un disco fermentato in 40 anni di assoluto silenzio
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2- Patrick Watson – Adventures In Your Own Backyard
La voce eterea di Patrick regala l’ennesimo capolavoro
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3- First Aid Kit – The Lion’s Roar
Bellissimo folk “made in Sweden”
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4- Joshua James – From The Top Of Willamette Mountain
Dalla cima della montagna, aria cristallina e bellissimi paesaggi musicali
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5- Thony – Birds
Il miglior disco italiano (in inglese)
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Migliori Esordi
(Francesco Orietti)
1- Joe McKee – Burning Boy
Folk di cristallo
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2- Keaton Henson – Lucky Ep
Aspettando il 2013 per un intero album
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3- Milo Greene – Milo Greene
Un’unica identità, per cinque anime folk che si fanno sentire
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4- Lucy & The Cloud Parade – Cloud 9
Spensieratezza, ma con classe
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5. Lana Del Rey – Born to Die
Risolleviamo le sorti della musica pop
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Migliori Album
(Antonio Capone)
1- Lost in the tree – A Church The Fits Our Need
L’elaborazione in musica di un lutto, commuove e stupisce.
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2- A Place to bury strangers – Worship
Molto rumore per nulla? Nient’affatto! Il trio newyorchese questa volta mostra chiaramente e con orgoglio melodie che si fanno largo tra le fitte maglie di buzz-fuzz-delay-reverbe-e-solo-dio-sa-cos’altro.
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3- Nedry – In A Dim Light
sempre più a loro agio tra le fioche luminescenze post-dubstep.
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4-Dead Can Dance – Anastasis
Una delle migliori reunion di questo 2012, 16 anni diluiti in 8 canzoni per un’ora di durata. Indescrivibili.
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5- Grizzly Bear – Shields
Probabilmente questa volta non ci sarà la hit da inserire in uno spot, ma la classe resta inalterata.
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Migliori Esordi
(Antonio Capone)
1- 2:54 – 2:54
In comune coi Melvins hanno soltanto l’omaggio del moniker, per il resto si sguazza nelle torbide e seducenti paludi dark wave
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2- Alt-J – An Awesome Wave
La band del momento, e in qualche caso anche dell’anno (vedi Mercury Prize). Come trasformare 5 anni di “nerditudine” passati ad elaborare i suoni di un disco che non ha punti deboli.
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3- Dry The River – Shallow Bed
L’ennesima e sublime declinazione (nu)folk che passa da Londra
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4- Stubborn Heart – Stubborn Heart
Musica (elettronica) per organi caldi e grondanti sangue
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5- Colapesce – Un meraviglioso Declino
La bravura di Lorenzo si intuiva già dal primo ep e questo album non ha fatto che confermare i “sospetti” su di lui.
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Migliori Album
(Ylenia Pepe)
1- A Place to bury strangers – Worship
È eccitante! Mi rende euforica ogni volta che lo ascolto
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2- Grizzly Bear – Shields
I Grizzly Bear non deludono mai! Continuano a farmi sognare con le loro eleganti note
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3- Sigur Rós- Valtari
Ogni volta che i Sigur Ros, annunciano l’uscita di un nuovo album, io mi emoziono prima ancora di ascoltarlo, ed è stato così: album emozionante
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4.Dinosaur Jr- I Bet On Sky
Innanzitutto è stata la “reunion band“ più bella dell’anno! Il ritorno dei Dinosaur Jr non ce lo aspettavamo, l’album è stato molto entusiasmo
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5.The Smashing Pumpkins- Oceania
L’album piu’ sperimentale degli Smashing Pumpkins, che tra un riff e l’altro ti avvolge in atmosfere incantate, basti pensare alla copertina
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Migliori Esordi
(Ylenia Pepe)
1- Colapesce – Un meraviglioso Declino
Un meraviglioso esordio, melodie e testi che non potevano rimanere inosservati
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2- Wild Nothing- Nocturne
L’album più dolce che ho ascoltato in questo triste 2012
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3.DIIV-Oshin
Album psichedelico, melodie post-punk, trip ipnotici e l’esordio dei DIIV
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4.Iori’s Eyes – Double Soul
è facile perdersi sulle note delicate di questo album che sta facendo spopolare gli Iori’s eyes, anche al di fuori dell’Italia
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5.TheGiornalisti-Vecchio
quest’anno il quartetto romano sta riscuotendo molto successo con questo album dai testi molto “ pungenti”.
(Continua…)
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