Musica, arte, cultura, eventi, workshop. E naturalmente concerti. Bei concerti. Il Pistoia Underground Festival arrivato alla seconda edizione, più che PUF! fa Boom!
Smettiamola di sottilizzare sulle presenze ai live delle indie-band, non siamo alla sagra della polenta né all’esibizione di una qualche Errore o Marrone chedirsivoglia, e sarebbe anche l’ora di finirla di misurare le iniziative col metro della quantità. Non che il Puf! abbia attratto poca gente, anzi. Ma la location dei live, architettonicamente bellissima (detta Nuova Cattedrale) e molto grande, creava senz’altro una sensazione di vuoto, nonostante qualche centinaio di persone. E in ogni caso, si sa come va on la musica indie, non si può pretendere la folla, l’importante è invece insistere con iniziative così belle, e misurarne il successo col metro della qualità (che educa al nuovo) e non della qualità (che quasi sempre diseduca alla cultura): a Pistoia, città che al nuovo apre le porte, a line up del Puf! quest’anno è stata strepitosa, e comprendeva Fantastic Bra, Cosmetic, Drink To Me, Giardini di Mirò, Mum Drinks Milk Again, Gazebo Penguins (venerdì 14) e poi Go!Zilla, Pan del Diavolo, Maria Antonietta, IDavoli, Bud Spencer Blues Explosion, The Gentlemen’s Agreement (sabato 15). Un occhio ai prezzi: contenuti, 10 euro a serata e 15 euro per un abbonamento a tutte e due le serate. Il resto delle iniziative del festival, tutte gratuite. Notevole.
La serata del sabato 15 è stata più affollata di quella del venerdì 14 che però era molto più figa, e in particolare le esibizioni di Drink To Me, Cosmetic e Giardini di Mirò (applauditissimi e con bis). Grandi anche i The Gentlemen’s Agreement, ai quali secondo molti spetta la palma della migliore esibizione del sabato. L’acustica della Nuova Cattedrale non perfetta? Ok, ma abbiamo sentito ben di peggio.
Il Puf! Continua fino al 23 settembre, perchè non è solo musica ma anche altre meraviglie (il ricco programma sul sito): con questo festival la città di Pistoia si dimostra una delle più belle per la musica e l’arte indipendenti e nuove. Non solo la consolidata e trionfante tradizione del Pistoia Blues, ma anche festival come questo, o come Epicentro, che portano in Toscana il meglio dell’indie rock e pop tricolore. Bisognerebbe essere animati da salvifica e corroborante curiosità per affollare un festival come il Puf!, e chi continua ad affermare che non c’è mai nulla di nuovo o non si sa mai cosa fare nelle città anche le più piccole, significa che non è né curioso né informato, ma solo mentalmente e fisicamente pigro. Già la prima edizione del Pistoia Underground Festival fu un successo: dichiarato Miglior Festival Emergente d’Italia 2011 al Festival of Festivals di Bologna, il Puf! è tornato ancora più ambizioso ed innovativo, con l’intenzione di avvicinare il pubblico alle arti contemporanee attraverso esibizioni, incontri e dialogo. Il Festival oltre a proporre, promuove: musica, grafica, street art, fotografia, videoart, performance. Anche con bandi e contest. La sua filosofia: “nasce dal desiderio di rivitalizzare il tessuto culturale locale attraverso la realizzazione di attività artistiche volte al risveglio delle eccellenze radicate sul territorio e dal confronto delle stesse con ambienti equivalenti di matrice nazionale ed internazionale”. Vabbè, è scritto con stile poco undeground e un po’ farraginoso, ma è da applausi.
(David Drago)
Foto: Jessica Bartolini