11 brani dopo il bellissimo Movements, Andrea Gastaldello ci riprova con questo atmosferico Masks dove ritroviamo grazia e gusto già apprezzate, nonché sviluppi sonori ancor più freddi e stranianti. Tra minimalismo melodico e sperimentazione elettronica (psichedelica), Mingle è un progetto tenuto in piedi da un musicista vivo e di talento, privo di timori reverenziali o censure compositive, che viaggia nel suo spazio-tempo ad una velocità che gli permette di descriverceli in una forma notturna e nebulosa.
Cosa significa? Che c’è da meditare ad occhi chiusi (non alla guida, mi raccomando) e scoprire i volti e i mondi che si nascondono dietro queste maschere ghiacciate. Solitario e spigoloso, curatore di suoni ed echi (bellissima “Sun part 1”), sempre in un proprio recinto stilistico che apprezzo e sottolineo, mai rumoroso ed eccessivo. Affascinante nelle sue generazioni di atmosfere mai scontrose, richiamando terreni che ai tempi Aphex Twin aveva bruciato e convertito a campi di battaglia, Mingle attraversa lande sperdute, verso una luce o un orizzonte velato di ritmi cardiaci ipnotici. “X_S” spunta dal nulla, da un momento di jazzistico rancore che lancia verso la dondolante “Monday morning”, fino a oltrepassare un altro stadio di percezione più alterato quale “Nur” o la conclusiva(?) “B_w”.
Prova di gran classe e di amabile penombra in questo inizio 2012 un po’ così, un po’ agghiacciante e psichedelico.
(Gabriele Gismondi)
“Sept Song”