Ancora una volta la mia adorata Emilia Romagna si dimostra prolifera di uscite discografiche interessanti e stavolta lo fà con il disco d’esordio dei bolognesi Altre di B.
Giovani e autoironici tanto da chiamare l’album There’s a million better bands, composto da 10 veloci proiettili che lasciano facilmente intuire le influenze subite dagli Arctic Monkeys e l’indie-rock “sintetizzato” dei primi Tokyo Police Club.
Non abbiamo a che fare con un “lavorone”, non c’è nulla di nuovo aggiunto e penso proprio che non ne abbiano particolarmente l’intenzione di farlo ma piuttosto il loro obiettivo è divertirsi suonando quello che gli piace. Senza ombra di dubbio è un disco “sincero” ed energico con alcuni punti forti che meritano particolare attenzione; è il caso del pezzo “No present for your birthday” con dei vaghi richiami ai loro concittadini Settlefish, un brano forse più pop con sali e scendi a più riprese.
Il cantato è sempre rigorosamente in inglese e pure la pronuncia è buona ma quello che più mi piace è la timbrica sempre un pelo ruvida quel tanto che basta a levigare i suoni freddi e incisivi del sintetizzatore e altre diavolerie elettroniche. Mi attira un pezzo che si discosta un pò dal loro repertorio: è “Midsummer” che con quei suoni un pò sghembi si avvicina come non mai agli Hot Club de Paris; peccato che sul finale si perdano un pò con episodi non proprio brillantissimi ma questo disco rimane comunque godibile come una birretta fresca al venerdì sera dopo il lavoro.
Come loro stessi citano, “è la storia normale di un quartetto normale, Alberto, Andrea, Giacomo e Giovanni”, un elogio alla normalità.
(Andrea Tamburini)