Fare musica da spiaggia è mainstream, senza dubbio. D’estate, mentre il sole batte incessante e gli amori si consumano senza ritegno, l’hipster muore, per poi risorgere a settembre, quando il divertimento è cessato, la malinconia domina indisturbata nei vostri giovani cuori e i tempi cominciano ad essere maturi per raccogliere. Ecco quindi, non musica da spiaggia, ma musica per malinconie da spiaggia. La chiamano chillwave, l’hanno chiamata glo-fi. Lo ammetto, sono abbastanza profano in queste terre. A me già il suffisso chill mi provoca sfoghi cutanei, mentre penso a quell’insignificante sound balneare buono per essere diffuso nei baretti pseudoesotici all’ora di pranzo o per fare da sottofondo agli scoponi scientifici da campeggio delle due del pomeriggio.
Ma questo è pregiudizio, quindi decido di essere open-minded e mi dedico all’ascolto del nuovo osannato lavoro di Washed Out (al secolo Ernest Greene) Within and Without. Il giovane musicista americano pieno fino all’orlo di synth-pop anni ’80 e con un’evidente passione per le più recenti sonorità dream-pop, confeziona un piccolo gioiello abbastanza indefinibile, in cui synth d’annata che sanno di vento estivo, salsedine, cloro e mojito disegnano paesaggi eterei, come un sogno alcolico fatto sotto il Solleone. Ed ecco allora che te lo immagini Ernest Greene, nelle spiagge deserte di settembre, mentre fruga tra la sabbia in cerca di testimonianze del passaggio della massa, dove ogni oggetto scordato porta con sé l’immagine di un ricordo appena svanito. E lui sta lì, col suo MacBook Pro e il cocktail in mano, mentre nelle orecchie sfilano Talk Talk, Pet Shop Boys, Sting, ma anche gli Horrors di Skying, i Caribou. E il cocktail è di quelli buoni, tanto per l’hipster da cameretta quanto per il tossico d’aperitivo di Ibiza (il secondo probabilmente non noterà alcuna differenza con la solita chillout, il primo pure troppa).
Il sospetto che il tutto sia un po’ paraculo resta, ma poi basta l’ultima traccia capolavoro “A dedication” a farti ricordare che l’estate è finita, ma certi odori sono ancora nell’aria e, finchè “Within and Without” continuerà a girare, difficilmente potranno abbandonare la stanza.
(Federico Anelli)