Come venire da Catania e riuscire a nasconderlo perfettamente. I Chamberlain non sembrano proprio venire dal Belpaese, anzi li si potrebbe benissimo scambiare per una delle tante band anglo-americane che si abbattono sul nostro continente. Questo quello che traspare da Moon in June, un ep composto da tre pezzi (due in realtà dato che l’ultimo pezzo è un’alternative version del primo) e che sa sicuramente il fatto suo. Musicalmente l’aria che tira è quella del rock alla Pearl jam che incontra le sonorità dei The Boxer Rebellion (in merito a quest’ultimo richiamo attenzione particolare alla voce) ed è un contatto piacevole e che fa ben sperare. In particolare i Chamberlain giocano benissimo l’asso nella manica della versione alternativa che è più che altro strumentale ed appena pennellata da voci, peraltro in reverse nel finale. I Chamberlain sono bravi e proprio per questo speriamo abbiano il coraggio di osare ancora di più in futuro per fare spostare l’asticella ancora più su e sorprendere tutti.
(Fernando Rennis)