Dark che siete all’ascolto uscite dalle tombe e buttatevi nelle acque del mar tirreno… ovviamente al tramonto. Questo ve lo dico perchè i City Final con le loro chitarre riportano quelle sonorità spensierate dei surfisti al calar della sera davanti ad un falò con le loro tavole incastonate nella sabbia.
Tra Roma e Londra i City Final sono rinati, ormai da due anni, dalle ceneri di un gruppo chiamato Passione Nera e con il loro primo album “How we danced” riescono a creare un filo conduttore tra due generi musicali. Quindi non solo surf ma musica dark anni ’80 data soprattutto dalla voce cupa e profonda oltre che dalle ambientazioni tetre che si creano durante l’ascolto. Tutte le dieci canzoni comprese le foto dell’album in bianco e nero rappresentano al meglio questo dualismo che risiede nei City Final. A completare la corposità del disco sono intervenuti personaggi come Nicola Manzan (Teatro degli Orrori, Bologna Violenta e Baustelle) e Liam McKahey (Cousteau) che con il loro contributo aggiungono carne al fuoco rendendo cosi ancora più appetitoso un album che già da sè risulta elegante ed intimo.
Allora “dark” è tempo di vacanza e se ascoltare Robert Smith in spiaggia vi risulta pesante e fuori luogo portatevi questo disco.
(Alessio Basile)