World’s End Girlfriend è un progetto solista di Katsuhiko Maeda, un compositore giapponese che ha all’attivo una decina di dischi e varie collaborazioni e che riunisce nelle sue opere elettronica, glitch, classica e modern jazz. Il suo ultimo album s’intitola Seven Idiots ed è stato rilasciato ad aprile.
Dopo la prima traccia di poco superiore al minuto, tutta la natura dell’album è si fa già strada con “Les Enfants Du Paradis” che alterna momenti di estasi elettronica caotica a fasi in cui la melodia prende il sopravvento in un susseguirsi di suoni non equilibrati ma ugualmente piacevoli. Il brano, che è il primo singolo estratto dal disco, è reso ancora più intenso dal video di Yohei Saito. Il processo creativo di Maeda risulta poi piuttosto particolare: registra i componimenti cancellando poi le tracce vocali nelle versioni definitive. Il merito più grande del progetto è certamente quello di fondere generi musicali, sonorità e strumenti tra loro piuttosto lontani e, soprattutto, di incastrare molto bene i suoni coi rumori, frammenti vocali e quant’altro e, tra i tanti esempi, basta citare “Helter Skelter Cha-cha-cha” (nulla a che vedere col pezzo dei Beatles, a dispetto del titolo). Ovviamente è un disco ambizioso questo Seven Idiots (a testimoniarlo anche le tre parti di “Bohemian Purgatury” che riunite durano una ventina di minuti) ed è anche piuttosto difficile da digerire ma indubbiamente siamo di fronte ad uno dei personaggi più eclettici e genuini della musica contemporanea, dotato di molta ironia (dal titolo dell’album alle foto d’accompagnamento della press release) ma soprattutto di un estro notevole.
(Fernando Rennis)