È tutto molto soft, tenue voce riverberata, basi elettroniche e la giusta dose di loop(s) per questo genere che richiama alla mia afosa mente eventi quali Lali Puna o Telepopmusik, senza mai strafare, con una buona dose aggiunte e varianti. Delicata la cantante Lilium così come gli arrangiamenti di Mr. Francis M. Gri, per il duo milanese (o islandese?) dove l’aurea protettrice di una Bjork che fu, veglia e inietta ispirazioni di crescendi e intrecci vocali comunque sempre gradevoli e affinati (ascoltare quindi “Out-side”, “Blood-Poetry” o la bellissima “Morning Sunshine”). Al secondo lavoro sulla distanza, Revglow regala un prodotto ben confezionato, dal sound molto “cool”, pronto all’espatrio e alla feroce competizione digitale. I momenti più intriganti sono quelli più introversi (“Illusion” o “Velis”), vaghissimamente Elisiani ma comunque piacevoli, e del resto, la qualità vocale va messa in scena e valorizzata, e il buon Francis lo fa con classe anche in “Nowhere” dove prende il timone di forza e vi catapulta nel mondo nel “nessun luogo”, due minuti di echi e tappeto elettrico (volante) prima del ritorno (elegante e gradito) della voce. Perfezione nordica prima della “massive” Invisible. Bella coppia. Un po’ di fresco, finalmente.
(Gabriele Gismondi)
Myspace
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