Recensire un Ep risulta spesso forviante. Ci si ritrova ad ascoltare abbozzi di album che musicalmente vanno da tutte le parti oppure, peggio, presentano sperimentazioni sonore poco consone allo stile proprio degli esecutori. Eppure, in questo caso, nonostante la sua brevità (quattro brani per un totale che rasenta la mezz’ora di musica), ci troviamo tra le mani un lavoro assai valido.
I Denied Light sono dei quasi esordienti (si sono costituiti nell’autunno del 2007 ed alle spalle hanno solo un altro Ep), e Portraits ci sembra il modo migliore per avvicinarsi al gruppo di Villafranca Tirrena (Messina), composto da Dario Fantini, Alberto Giacoppo, Filippo La Marca, Ignazio La Rosa e Nicola Tarantino.
L’impostazione del lavoro è sostanzialmente post rock/atmosferico con un sapiente uso dell’elettronica che fornisce increspature digitali non banali e che rendono il tutto molto godibile e al passo coi tempi (la terza traccia “Sniper Wolf” che gioca con campionamenti più o meno sottotraccia dal gioco Konami “Metal Gear Solid” diviene nella parte finale molto “profonda”, quasi à la dubstep).
Osando li si potrebbe accostare ai genovesi Port Royal, soprattutto per il sapiente uso della melodia e di certi fraseggi analogico/digitali molto ben strutturati. Menzione d’onore per l’ultima traccia “Jacques Cousteau” che vira decisamente sull’elettronica (come negli ultimi lavori dei Port Royal sarà un caso?), con dei sinth decisi e molto ritmici in apertura, in un percorso a ritroso verso sonorità cadenzate dagli strumenti analogici: trascinante!
Non ci resta che attendere il loro lavoro sulla lunga distanza, con la convinzione che i ragazzi abbiano del talento autentico, in una scena italiana che ha sempre più bisogno di alfieri coi piedi ben piazzati nel qui e ora della musica internazionale.
(Maurizio Narciso)