“Uno, nessuno e centomila”. Si perché dietro al progetto Panta c’è una sola persona che suona e cura tutto. Nessuno perché l’album pecca di carattere e, di conseguenza, centomila perché si cade nella sensazione del “già sentito”. “Joplin Mama” porta alla mente fin troppo bene i Weezer e infatti la voce ricorda in più occasioni quella di Rivers Cuomo. Si va avanti senza grandi emozioni in un frullato di generi che comunque sa di pop. Per carità, le canzoni potranno anche piacere e soprattutto è indiscussa la poliedricità musicale (anche se un’occhiatina in più andrebbe data alle voci), però manca il mordente, il fremito non c’è. Eraclito diceva panta rei è forse il problema di quest’album è proprio quello che scorre via fin troppo velocemente.
(Fernando Rennis)