Nel suggestivo centro storico (di matrice veneziana) di Feltre, in provincia di Belluno, è attivo da qualche mese un nuovo negozio di dischi, vinili e film, Lo Stanzone – Salotto della Musica, che, come negli store USA, propone concerti semi-acustici di band simbolo della musica indipendente italiana (tra gli altri Non Voglio che Clara e Public) ad ingresso gratuito. In questa particolare cornice, il 22 aprile scorso, ho potuto assistere all’esclusivo showcase semi-acustico dei veneziani Love In Elevator, alla prima esperienza a volumi ridotti. Il concerto è stato un ritorno a casa per la leader della band alternative rock, Anna Carazzai, originaria proprio di Feltre. La performance inizia puntuale alle 22.00 dopo una breve presentazione dell’evento a cura del titolare de Lo Stanzone, Luca De Paoli, cantautore oltre che proprietario e attento selezionatore del materiale proposto dallo store. I Love In Elevator si presentano con una formazione a quattro elementi che si scambiano continuamente gli strumenti, tra una canzone e l’altra.
I pezzi corrono veloci: “Honey”, “Sesso”, “Giorno”, “Messalina” e “2.20” vengono eseguiti uno dietro l’altro, senza sosta con i musicisti seduti disposti in cerchio. Si apprezza fin da subito la svolta della band, che abbandona i volumi esagerati dei live elettrici e punta l’attenzione sugli arrangiamenti, gli arpeggi di chitarra, gli inserti di pianoforte e le parti vocali. L’energia è canalizzata nell’intensità emozionale dell’esecuzione dei brani e non nella ferocia punk rock tanto cara alla band. Durante “2.20” Anna rompe una corda di chitarra e mentre la sostituisce velocemente i tre rimasti improvvisano un pezzo scanzonato con batteria, piano e basso. Al ritorno della frontwoman si riparte con la hit “Mata Hari” e si prosegue senza tante parole tra un pezzo e l’altro con “Bulletto”, “Drunk” e “Doe”. A questo punto poche parole introducono la bellissima ballata “Camilla”. Si chiude con “Dune”. Nessun bis. 60 minuti precisi, come previsto dalla scaletta. Il pubblico lascia velocemente Lo Stanzone mentre ho l’occasione di scambiare due parole con Anna, che approfondisce, in esclusiva, la natura di questa svolta. La scelta parte dalla voglia di sperimentarsi in una nuova veste. Il live è stato preparato in poco tempo, ma dando molta attenzione ai riarrangiamenti dei pezzi. Il set semi-acustico si è rivelato un esperimento riuscito da ripetere in altre occasioni. Comunque la band resterà in pausa per qualche tempo per permettere all’ultimo disco, Il Giorno dell’Assenza, di entrare del lettore CD e nella testa di più persone possibili.
Per concludere l’occasione di ascoltare i Love In Elevator in questa nuova forma è stata sicuramente interessante e ha permesso al pubblico di apprezzare la band anche sotto un nuovo ed inaspettato punto di vista.
(Aaron Giazzon)
Foto: Ilaria Sperandio