Con l’album La balena nel Tamigi, Valentina Gravili inaugura un nuovo capitolo della sua passeggiata artistica e “biologica”. Si, perchè è così che Valentina ama definire il suo approccio alla vita e all’arte: una passeggiata. “Amo confondermi nel mercato tra gli urti della gente che ha sempre poco tempo ed io.. io cammino piano” canta in uno dei brani del suo ultimo lavoro. Un Ep ed un disco alle spalle, un consenso di critica che si è concretizzato nell’assegnazione del Premio Ciampi 2001 come miglior debutto discografico e nella selezione come finalista per il premio “Fuori dal Mucchio”.
Il nuovo lavoro della cantautrice, in uscita domani 1 Aprile, deve il suo inconsueto titolo alla strana vicenda che qualche anno fa vide protagonista un povero cetaceo che, dopo aver perso il senso dell’orientamento, giunse smarrito nelle acque del Tamigi. Valentina fa dello smarrimento di quella balena la metafora dei nostri tempi, in cui i punti di riferimento vengono a mancare e ci si sente persi.. appunto, “smarriti come una balena nel Tamigi”, perchè abbiamo perso un amore, un lavoro, la ragione o più semplicemente perchè non si riesce a pagare l’affitto.
Il disco vede la produzione artistica di Amerigo Verardi (tra l’altro già produttore del primo lavoro della Gravili) con la collaborazione di Max Baldassarre e di Silvio Trisciuzzi. Dal lavoro di questo vivace quartetto brindisino nasce un’opera di psichedelia pop sognante e raffinata, dove i suoni e la voce dI Valentina si muovono in assoluta libertà, con testi che riescono a conciliare una forte concretezza con atmosfere surreali e a volte oniriche. Sono, però, sempre sogni diurni e ad occhi aperti quelli che la Gravili fa: il disco infatti è estremamente solare e nonostante affronti anche problematiche amare l’ascolto di queste canzoni mette decisamente di buon umore.
L’intero album, può essere scaricato gratuitamente QUI oppure lo si potrà acquistare in versione limited edition, durante i suoi concerti.