Diciamolo subito: il primo EP autoprodotto dei Lenula, trio formatosi nella provincia di Brindisi, mi ha piacevolmente impressionato. Non è facile trovare una band che presenti un lavoro così curato negli arrangiamenti e nei testi, mai banali.
Una band che si ispira chiaramente a cantautori come Paolo Conte ma soprattutto al Tom Waits “più malato”, pur nella loro totale originalità. L’Ep si apre con la bellissima “Modellando la notte”, che sicuramente non avrebbe sfigurato nell’album Canzoni a manovella di Capossela: un frenetico jazz con i suoi continui cambi di tempo che suggellano la canzone più bella dell’intero EP. Degna di nota anche “il Naufragio”, dove il jazz lascia il posto ad un rock psichedelico molto anni 60. Ritmo sempre sostenuto per una canzone dal contenuto amaro che descrive la giornata di una persona che in un bar cerca di dimenticare che nella propria vita ha solo guai e nessuna gioia.
Come dicevo all’inizio, si tratta di un lavoro davvero ben fatto che ci dà la possibilità di conoscere una band con una forte personalità e delle buone idee innovative, senza dimenticare le loro origini. Il primo esame è stato ampiamente superato, ora attendiamo il vero esame: il loro primo album. Sperando che nè confermi la freschezza e l’originalità delle 4 canzoni che compongono questo EP.
Il percorso è stato definito, sono certo che arriveranno a destinazione. Nella speranza che ad attenderli, ci siano molte persone ad ascoltarli. Per il momento, se lo meritano ampiamente.
(Cristian Zaffaroni)