Vengono da Roma, anche se musicalmente hanno deciso di vivere lontano da casa, completamente immersi nelle sonorità garage e post-moderne degli States. O almeno è questo quello che lasciano immaginare. Chitarre affidate alle ragazze (Erika e Stefania), sezione ritmica basso-batteria agli uomini (Massimiliano e Gianni). Cigarette crimes è il loro album d’esordio (seguito dell’Ep Prague) uscito lo scorso anno, nella cui produzione compare il nome dei Velvet e della loro etichetta CoseComuni. Fortunatamente però hanno poco a che fare con questi ultimi.
I Milk White infatti propongono un perfetto mix di rock-pop-noise, impreziosito dalle doti vocali della loro frontwoman Erika. Vale tanto poter avere quest’arma in più, almeno quanto il fatto di poter contare su una base strumentale solida, fatta di composizioni semplici quanto efficaci.
Sotto l’ombra dei grattacieli newyorkesi sembrano prendere forma la title-track “Cigarette crime” o “Lines & curves”, i cui riff di chitarra rievocano alla mente le trame musicali dei maestri Sonic Youth. La variabilità dei pezzi rende l’album ricco di spunti differenti e mai simile a sé stesso. Le sostanziali “Insomnia” e “You” nelle quali si denota l’attitudine garage (come di una Juliette Lewis meno selvaggia e più raffinata) si alternano ad interpretazioni più sottili ed intime come “A good idea” o come l’introspettiva “Fabulos” . “On my way” sintetizza al meglio le qualità della band con la sua partenza in sordina e il suo finale esplosivo, attraversata da una voce accattivante e sensuale.
La personalità e la carica espressiva della loro cantante sembra essere il punto di forza della band, ma sarebbe riduttivo limitarsi a questo, per quanto loro siano coscienti delle loro scelte (la voce sempre in primo piano lo dimostra). Nell’insieme il gruppo è formato da musicisti capaci, pieni d’inventiva e con la giusta ispirazione, nonostante il progetto abbia pochi anni di vita.
Evidentemente proiettati verso un pubblico che va oltre i confini nazionali, i Milk White da quello che dimostrano e da come si presentano sembrano avere molta ambizione. Leggevo dal loro myspace dell’abbandono del bassista, forse proprio per motivi legati alle grosse aspettative. Ma queste sono problematiche interne, con cui tutti i gruppi prima o poi hanno a che fare. Dispiace. Ad ogni modo non possiamo che augurare a lui e al gruppo il meglio.
(S. de Traumnovelle)