La Mela e Newton, interessantissima band nata nel 2006 a Bologna grazie alla volontà di Claudia Stella, bravissima cantante ed autrice di tutti i testi e gran parte degli arrangiamenti, insieme a Riccardo Di Pietro (chitarre) e Alessandro Gnudi (basso). Nel 2010, esce il loro primo cd autoprodotto Immagini di repertorio che si avvale della produzione artistica del grandissimo Amerigo Verardi, una delle figure più importanti nella scena indie italiana, oltre ad essere stato il produttore dei primi due cd storici dei Baustelle.
Si tratta di un album di canzoni “pop e folk”, suonate e scritte con il cuore, che ho ascoltato più volte e mi ha regalato delle emozioni, degne della più importante tradizione cantautoriale nostrana. Soprattutto con “Chiaroscuro”, a mio avviso la canzone con il testo più bello dell’intero cd. Si tratta di un testo malinconico, che parla di amore finito (o di un amore non corrisposto?), molto bella la frase “immagini di repertorio di te per un film che vedrò solo io”. Due sono le importanti citazioni letterarie presenti nel cd: “La Tempesta” di Shakespeare nel testo “Cassiopea” (“fatti dello stesso mistero di cui sono fatti i sogni”), ma soprattutto T.S. Eliot in “Turbare l’universo”. Un disco che presenta dei testi introspettivi, scritti da una persona che ha delle vite da raccontare, un mondo da offrire. Una colonna sonora di un film che non trovi nelle multisale, ma solo in alcuni cinema.
Un film che si chiama “vita”, quella che viviamo ogni giorno. Ed in questo Claudia, la sua (o nostra) vita, la racconta in un modo assolutamente sincero.
Sono una bellissima scoperta di cui difficilmente nè farò a meno nei prossimi giorni, con la speranza di vederli al più presto in concerto.
Auguro che una major possa accorgersi di loro, sarebbe un bene per tutti noi.
(Cristian Zaffaroni)