Indie. Pop. Dovrebbe partire una disquisizione infinità sulla genuinità di questi due generi. Accattivanti, trendy e inflazionati. I Cosmetic nell’ep In ogni momento (La Tempesta Dischi) ne fanno ampio uso. Cinque canzoni brevi, tanto complementari che le si potrebbe scambiare per un brano unico. Al primo impatto sembra di ascoltare i Pains of being pure at heart e in genere tutta la cricca newyorchese che si muove all’interno delle sonorità indie lo-fi. Però la voce in italiano riporta subito ai lidi ravennati dove la band nasce. L’italiano rischia di essere una lingua pericolosa, arma a doppio taglio per una band che è alla sua seconda pubblicazione. Il rischio è di scadere in formule sterili e stereotipate, ma i Cosmetic si salvano parzialmente. Testi che narrano con brevi pennellate di spaesamento e crisi, “hanno già provato a svilirci nei branchi con tecniche che funzionano per tutti gli altri” (“Noi non siamo di qui”), supportati da melodie orecchiabili. Cinque canzoni che rimangono in testa e si fanno canticchiare imperrite, leggere come solo il pop di qualità riesce ad essere. Cinque canzoni che sono state escluse dal disco d’esordio “Noi non siamo di qui” ma che esprimono il potenziale di una band che può solo crescere e conquistare più pubblico.
(Amanda Sirtori)
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