Come ormai mi capita da molto tempo, oggi mi trovo nella capitale che, non so come spiegarvi, mi accoglie sempre calorosamente. Stasera c’è il release party di una band, i Milk White, alla quale sono molto affezionata dal punto di vista personale, una band che mi era stata presentata meno di un anno fa da Pierluigi Ferrantini (Velvet) e della quale avevo ascoltato le prime preproduzioni. Mi avevano subito attirato ma devo ammettere che il risultato finale ha superato ogni mia aspettativa. Bene, è giunto il momento stasera di vederli presentare in live quell’Album – Cigarette Crime, uscito a metà gennaio su etichetta indipendente CoseComuni. Arrivata nel locale incontro Luca Carlino, il fotografo che avrà il difficile compito di trasformare le mie emozioni in immagini e scatti.
Sul palco tante stelle rosa glitterate, simbolo ormai della band.
Il sound e la formazione dei Milk White è tipicamente inglese e non stupisce immaginarli proprio in quel contesto: sono giovanissimi, sexy e dannati al punto giusto: estetica alla Florence & The Machine, grinta alla Beth Ditto.
Le chitarre e la batteria potentissime accolgono il pubblico che non può far altro che muoversi davanti ad Erika. E’ uno scambio di energia potentissimo, più i Milk White spingono, più il pubblico rimanda questa potenza al mittente… non sono a Roma, sono in Inghilterra! La gente sta sotto palco nonostante i volumi potenti ed ad un certo punto comincia addirittura a “pogare”. Era da un po’ di tempo che non vedevo, in Italia, una partecipazione simile ad un concerto di una giovane band indipendente. Sicuramente i Milk White comunicano molto bene con il pubblico e la loro musica esplode nel locale. In sottofondo, nel frattempo, viene proiettato sugli schermi il loro primo video, “Cigarette Crimes” , presentato in esclusiva su Rolling Stone.it e trasmesso da Rockt TV e Deejay Rock TV.
Vola un’ora e mezza di concerto, il pubblico ne vuole ancora ed ecco arrivare il bis: “Cigarette Crimes”, appunto e, mi permetto di affermare che, se i crimini della sigaretta, simbolo indiscusso di critiche ed accuse di questo secolo, ci hanno portato a questa nuova generazione di artisti, ben venga il fumo di un’innocente/colpevole cigarette!
(Stakanovista Rock)
Foto: Luca Carlino