I Venua sono un trio bergamasco composto da Samuele Ghidotti (voce, chitarre), Jodi Pedrali (tastiere, basso synth) e Davide Paolini (batteria) al loro primo lavoro uscito per Libellula/Audioglobe prodotto da Marco Fasolo (Jennifer Gentle) e Paolo Pischedda (Marta Sui Tubi).
Un pop leggero che si adagia su testi descrittivi e immediati dallo stile che varia dalle chitarre dure ad inserimenti con atmosfere acustiche e melodie che catturano subito nell’ascolto anche se la voce di Samuele Ghidotti non sempre all’altezza manca ancora della giusta personalità.
Gli Abitudinari è un disco urgente diretto e come affermano gli stessi Venua “la band nasce dalla smisurata voglia di comunicare idee ed emozioni traducendole in parole ed armonie. Nasce dal bisogno incondizionato di dare voce e senso, attraverso la musica, a tutto ciò che ci circonda. Gli abitudinari racchiude in sÈ la nostra essenza ironica ed autoironica. Filo conduttore è l’abitudine, la metodicità nella vita di tutti i giorni che ci rende schiavi di noi stessi, ci fa vivere la vita senza entusiasmo, ci fa vedere i giorni sempre uguali tra loro”.
Un’intrusione di chitarra surf e un basso che rimbalza nelle orecchie, un senso di apparente svago che si trascina per tutta la durata del disco, dal funk essenziale di “Insolito” all’ukulele e alle atmosfere caraibiche distratte di “La Precisione” passando per un rock dalle tinte psichedeliche confuse e malamente accennate o fino alla virata elettronica di “Buon Compleanno”, un disco a tratti nevrotico che lascia le canzoni come bozzetti appena iniziati, come se mancasse ancora qualcosa, dieci tracce che esplorano le nevrosi della vita moderna ma che si ripiegano su se stesse senza apportare novità, dieci tracce abitudinarie e stanche già alla prima uscita.
(Marco Torre)