Coffee and Cigarettes club è il primo album di Happy Skeleton, progetto dell’italiano Davide Delmonte ed è intriso di suoni e tematiche degli anni 80. Si impara sempre dalle esperienze musicali del passato e per descrivere questi anni asfittici, i fraseggi e le tematiche proposte sono quelle della new wave inglese. Lo scenario costruito dall’album è la descrizione di una crisi sia del singolo, dove l’amore è represso e non dichiarato, quanto quella dell’intera società.
“When the fish was a flower” è una canzone scarna e tesa, costruita sul ritmo sporco e sulla ripetizione di due accordi. Quando l’urgenza entra nel territorio del post punk sa lasciare il segno. “32 Noir” e “Le rouge” sono due canzoni che costituiscono un discorso unico. Una sorta di suite oscura: suoni ricchi, particolari curati con gli scricchiolii che lasciano intendere delle presenze sinistre. É come se i barocchi Arcade Fire si scontrassero con i tenebrosi Bauhaus. Sono miscele ipnotiche ed ossessive quelle di Coffee and Cigarettes, sono i riff reiterati (“Smoking Cigarettes”) che comunicano questo senso di malessere strisciante. Sono i Wire che si ritrovano catapultati nei traballanti anni 2000 e tentano di descriverli. A chiusura dell’album una ballad (“I wish I could tell you”) venata da una certa malinconia di fondo. Coffee and Cigarettes Club è un album che sa fotografare i tempi traballanti ed incerti nei quali viviamo.
(Giorgia Furfaro)