Kyo è la creatura artistico-letteral-teatrale di Marco Messina, musicista, compositore e produttore, storico fondatore dei 99 Posse, che insieme ai Retina.it fonda l’etichetta napoletana Mousikelab Studio.
Dopo innumerevoli lavori e collaborazioni, nel 2008, lancia il suo progetto Kyo insieme a due compagni di spicco dell’ambiente teatrale italiano: Monica Nappo e Michelangelo Dalisi.
Marco Messina non è certo estraneo all’ambiente teatrale, ma anche cinematografico, per il quale ha già collaborato diverse volte musicando numerose opere teatrali e film. Insieme ai due amici ha realizzato un disco davvero insolito.
Marco & Co hanno infatti realizzato un disco sfaccettato in cui le diverse superfici, nella loro eterogeneità, danno vita ad un’impalcatura principalmente teatrale ed elettronica. Suoni e parole, o suoni per le parole o parole attraverso i suoni (almeno nelle intenzioni), questo è un disco che fa da colonna sonora alle opere letterarie e teatrali, ben selezionate, stavolta messe in scena grazie alla loro stessa lettura, qui recitata seriosamente con sottofondi musicali molto minimal e sofisticati allo stesso tempo, che dilatano eccessivamente le parole amalgamandole secondo un criterio forse un po’ tedioso.
Le uniche tracce che appartengono al repertorio produttivo di Marco Messina sono una “Ricetta” nonché un impasto politico-sociale le cui parole non seguono l’ordine del libretto e la “Rosa è una rosa”, il cui testo è composto dal solo titolo e che ciononostante impiega sei minuti per pronunciarlo interamente.
Le altre sono opere che appartengono ad eccellenti autori: a Leopardi, “Luna” tratta dal Canto notturno di un pastore errante dell’Asia; a Giordano Bruno “De L’ Infinito, L’ Universo e I Mondi”; a Emily Dickinson “288”; a Antonino Artaud in “Lettera Al Legislatore In Materia Di Stupefacenti”; a Oskar Kokoscha con lo splendido brano “I Ragazzi Sognanti” tratto da I Corridoi; a Heiner Muller nella traccia “Cordialità”; a Mariangela Gualtieri in “Solenne”; a Guido Cavalcanti con “Sonetto” ed infine al Sutra Del Loto con l’ultima traccia “Dal Sutra”.
Bellissime opere, musica ben arrangiata ma il risultato finale si separa nettamente senza mai sposarsi.
(Valentina Blundo)