Penso di aver sviluppato un’intolleranza verso certi tipi di concerti, immagino che la causa sia dovuta al concerto dei Monotonix dopo il quale ogni cosa cambia. La “forma” concerto cambia. Radicalmente.
Non si puo’ dire che sia stato un brutto concerto quello di ieri sera del progetto Beautiful. Ma si puo’ dire che non sia stato un bel concerto. Se ne esce non cambiati, non soddisfatti, sara’ il freddo. Sara’ l’attesa della neve. Ma lascia un nonsenso in bocca. Esco dall’hiroshima in astinenza da tachifluid e bombolone alla crema a meta’ concerto.
Ma aiutatemi a capire.
Perche’ fondamentalmente dopo aver ascoltato un paio di volte il disco del progetto Beautiful l’ho reputato un brutto disco: non all’altezza dei Marlene Kuntz – e diciamoci tranquillamente che i Marlene ultimamente hanno scritto delle pessime cose – e sicuramente non all’altezza di Howie b.
Howie b! Si si proprio lui. Quasi fosse un unicorno. Leggendario. Ma ieri sera l’unica sembianza che ha assunto è stata quella di un tipo in botta di se stesso, come se Godano da solo non bastasse, con un microfono tra le mani pronto a dire, cantare, recitare (boh!) qualcosa di inutite in modalita’ estremamente interessata e interessante. I Marlene dal canto loro sono stati sgargianti con la loro strumentazione assai costosa e a dire il vero sono sembrati leggermente fuori luogo sopra alcune basi più disco ’90 che Bristol sound. Insomma se vi capita andateli a vedere. Per aiutarmi a capire o semplicemente per provare a confutare la mia tesi per cui in un concerto in cui presenzia una quantità spropositata di figa solitaria quasi sicuramente sarà un pessimo concerto. Come ama citare il mio caro amico Vinz: pussy is overrated!
Foto e testo: Pierfilippo Mancini