I Doppia Personalità sono una rock band triestina nata nel 2007 da un’idea di Giovanni Milani, cantante, e Davide Volpe, manager e arrangiatore dei brani. Nonostante la giovane età del gruppo, i ragazzi di Trieste hanno alle spalle molti live, apparizioni radiofoniche e televisive. A rispondere alle domande c’è Dario Chiefa (bassista della band).
Chi ha una doppia personalità all’interno del vostro gruppo?
Indubbiamente tutti e quattro! Siamo un’unica entità e per questo abbiamo tutti lo stesso concetto di Doppia Personalità, più che un’idea un vero e proprio “Stile di Vita”. Ovviamente Giovanni (cantante) è quello di noi che meglio traduce queste sensazioni con i suoi testi che nella maggior parte dei casi parlano di questo vivere sempre in bilico fra la vita quotidiana e l’eccesso, la riflessione e la follia… ma senza dubbio la Doppia Personalità può essere intuita anche ascoltando semplicemente la nostra musica
Il vostro nuovo album si intitola “Stile di vita”, di cosa parla esattamente? A quale stile di vita fate riferimento?
Lo “Stile di Vita” è appunto la dualità dell’esistenza di chi fatica per arrivare a fine mese, con una vita fatta di tanti sacrifici, mentre coltiva dentro di se quella bomba di creatività e follia che prima o poi esplode. Nel nostro caso si tratta della musica, energia positiva. Una ricetta anti-crisi. Come spiegato nella canzone-manifesto di quest’album, “Hoplez“, siamo tutti “topi ballerini” che corriamo su una ruota per arrivare a fine mese.
24 Giugno 2010: concerto al Politeama Rossetti (Trieste) per la presentazione dell’album. Com’è stato ritornare nella vostra città e su un palco importante come quello del Rossetti? Che sensazione vi da suonare in un teatro, dove l’atmosfera è decisamente raccolta?
Suonare al Politeama Rossetti per chi conosce Trieste è qualcosa di irraggiungibile, come per un ballerino ballare alla Scala di Milano (basta citare qualche nome di chi si è esibito, da De Andrè ai Negramaro). Il punto è che noi siamo 4 ragazzi di origini piuttosto umili, che si sono ritrovati alla Scala armati solo di strumenti, l’hanno assediata e l’hanno fatta tremare.. l’atmosfera è stata gioiosa e di festa per quasi tutta la durata del concerto, ma non sono mancati i momenti da brividi, quando ti ritrovi a cantare da solo, a luci basse, quando quello che senti è solo la tua voce e il respiro di 800 testoline all’orizzonte.
Al concerto hanno partecipato 800 persone, un pubblico decisamente vasto. Che effetto fa sapere di essere seguiti da una quantità così importante di fan?
Siamo grati ad ognuna di quelle persone che è venuta, ci ha emozionato tantissimo il calore di tutta quella gente che è venuta per ascoltare la nostra musica, la cosa più semplice e sincera che possiamo donare di noi. La cosa più bella è ricevere un riscontro così bello, la gente si è affezionata a canzoni che significano molto per noi, ed indubbiamente sono entrate anche nella loro vita.
Come tutte le giovani band anche voi state affrontando una dura gavetta partita ovviamente da Trieste e dintorni. Com’è la realtà musicale nella vostra città? Stimolante?
Trieste è piena zeppa di band, c’è una quantità di musicisti fenomenali impressionante e band con qualcosa da dire. Ci sono associazioni ed iniziative alle quali aderiamo con piacere… qualcosa si sta muovendo, anche se come in ogni campo c’è tanta competitività, quando piuttosto bisognerebbe pensare a portare la scena musicale di Trieste alla ribalta nazionale.
Giovanni, Marco e Tobia voi siete fratelli. Com’è cresciuto il vostro rapporto? Immagino che gli scontri siano inevitabili.
Innanzitutto si può parlare di famiglia allargata… anche Dario è ufficialmente un membro della famiglia. Qualcuno potrebbe pensare a una band come gli Oasis, dove ci si lancia chitarre e sedie in testa, in realtà viviamo in totale armonia, fra noi c’è amore e non si può non notarlo quando siamo insieme, sul palco o fuori. La musica ha aiutato a intensificare il rapporto, si è allo stesso tempo fratelli, amici e colleghi. Tutto questo aiuta le dinamiche di una band, non ci sono segreti fra di noi, ed è meraviglioso condividere qualcosa di così importante con persone che ami.
Tra le molteplici apparizioni, per fare qualche esempio, troviamo un’intervista su Rai News24, un’intera puntata di Backstage Live su Music Box e un’altra intervista per Notturno Italiano per Radio Rai. Siete una rock band decisamente sulla cresta dell’onda. Come vi sentite ad essere così apprezzati?
Benissimo! I Doppia Personalità sono la cosa più importante per noi, e un buon riscontro non fa che aumentare il morale. Ovviamente se non resti con i piedi per terra perdi la spontaneità e sincerità, e per la nostra “famiglia” perderle significherebbe smettere di suonare.
Da cosa nasce l’idea per il vostro nuovo videoclip “Triangolo delle Bermuda”?
Il video di “Triangolo delle Bermuda” contiene principalmente immagini del concerto di presentazione dell’album “Stile di Vita” al Politeama Rossetti, più qualche backstage ed extra. Ci è sembrato il modo migliore per trasmettere la nostra energia. Nel video c’è ovviamente qualche messaggio subliminale che spiega il concetto della canzone.
Come voi tantissimi ragazzi che amano la musica lottano per trovare un loro posto nel panorama italiano e magari anche internazionale. Quanto è difficile riuscire a ricavarsi un po’ di visibilità? È il nostro Paese il problema?
Non è facile, perché il mercato musicale è saturo, e di conseguenza gli spazi diminuiscono. La crisi discografica è innegabile, e bisognerebbe ridiscutere il modo di far raggiungere la musica alla gente, magari cercando di starle più vicina, chiedere alla gente cosa vuole, piuttosto che proporle dei modelli prestabiliti di intrattenimento. Il problema non è circoscritto solo all’Italia, ma questo non significa che non si può far qualcosa per migliorare le cose, anche partendo dal nostro Paese.
Prossimi impegni live?
Adesso siamo in tour per tutto l’inverno, le prossime date saranno a Carpi il 19 Novembre, il 26 a Bologna, il 4 Dicembre a Saluzzo e l’8 Dicembre a Milano. Controllate le date del tour sulla pagina Facebook (Doppia Personalità), su myspace o sul sito.
(Angela Mingoni)