Ho scoperto ed apprezzato la band romana un anno fa con l’uscita del video “D’Amore, di soldi e vendetta” e quell’incontro è poi sfociato nell’inclusione dello stesso brano all’interno della seconda compilation di SHIVeR. Successivamente è arrivato il primo album (Leggi la recensione), che poi non è proprio il primo: Suoni cupi e affilati, testi al limite del misantropismo e mi aspetto di parlare con un una persona poco disponibile e restìa ad un sano confronto, invece scopro che Alessandro Di Luca (voce, chitarra) si dimostra una persona disponibile e divertente tanto che l’altra metà dell’intervista non vedrà mai la luce; divagazioni tra zombie movies, goliardia musicale e gatte con qualche problemino. Quello che leggerai di seguito è la “scrematura” di una serata passata in chat tra disconessioni inesistenti e domande contornate da passaggi musicali premonitori abbastanza inquietanti.
Diciamolo una volta per tutte, visto che molti ti accostano nel modo di cantare a Pierpaolo Capovilla, da quanto tempo suonate?
12 anni…
E come mai 12 anni per registrare un album?
Avevamo il microfono in off e non ce n’eravamo accorti… (risate) In realtà abbiamo un disco alle spalle che non ha mai visto luce per problemi editoriali… con delle immense testacce di cazzo.
Quindi ci sarebbe un altro disco pronto?
Si, ma al quale (per ora) abbiamo dovuto rinunciare…
Problemi editoriali di che genere?
Tre anni di promesse al vento e di inutili rinvii per futili ragioni… 1 anno solo per far capire loro che i dischi con la band in copertina li possono fare solo i Weezer… e gli Europe. Gente che non riusciva a guardare al di là della loro misera realtà.
Quindi i brani di quell’album restano bloccati o in futuro avrete la possibilità di decidere cosa farne?
Potremmo anche pubblicarli, ma con le edizioni a loro carico e da noi questa soddisfazione non la avranno mai, quindi si cestinano e si va avanti a pene eretto tranne che nel caso di Luciana.
Non è frustrante, dopo l’uscita di questo disco, assistere a tanti attestati di stima e pensare che se il disco fosse arrivato prima probabilmente ora sareste voi quelli citati come punto di riferimento? Perchè “diciamocelo” (La Russa docet) fa un po’ rosicare questa cosa…
Assolutamente no, ora abbiamo le spalle talmente forti che non ci spaventa o demoralizza “più niente”. È grave se comincio ad auto citarmi? Ahaha… certo è che Il Teatro (degli Orrori, nda) non c’era… gli interpol si… (risate)
Quindi non vi disturbano i paragoni con le sopra citate band?
Non più di tanto, alla fine nelle recensioni, una volta effettuato l’immancabile confronto, nessuno nega la riuscita del disco e di questo ne andiamo molto fieri, altrimenti ci avrebbero massacrato e basta. Ho però prove su musicassetta che noi, questo genere ce l’avevamo già nel dna.
Se vuoi siamo disposti a mettere in streaming anche la musicassetta!
Ahah vado a cercare subito negli archivi madame, ma ripensandoci potrebbero tornare utili per riciclarmi a vostra insaputa… ci devo pensare.
Ho notato un cambio di line-up all’interno della band, e nei credit c’è scritto che hai suonato la batteria; la formazione attuale è un tampone alla mancanza di componenti o si è stabilizzata?
Ora siamo stabili. Fabrizio già c’era, ma essendo di Macerata, eravamo immobilizzati dalla sua mancanza e siamo andati avanti lo stesso per non dilatare ulteriormente l’uscita, è comunque presente in molti brani e si sente. Poi la batteria è la mia prima passione e non riesco a comporre un pezzo senza avere ben chiaro quel che accadrà ai tamburelli. Valerio è un amico di vecchia data (chitarra degli Inferno) ed è bastato chiederglielo per farlo accettare. Luca se n’è andato per motivi suoi personali e con nostro grande rammarico.
La prima volta che ho letto il vostro nome vi ho associato alla scena fetish/industrial a là Genitortures, non so se conoscete… Da dove nasce il nome Madame Lingerie, chi è Madame Lingerie?
Madame Lingerie è una signora avanti con l’età che aiuta i giovani a divenire un po’ meno giovani.
É il personalissimo soprannome assegnato ad una 70enne perennemente sbronza, tuttora in vita a briglie sciolte nel nostro quartiere. Non vive sopra le righe, la sua vita è stata ed è una pagina bianca. Abbigliamento post punk, calze a rete ed una fitta collezione di tatuaggi provenienti da tempi non sospetti o soggetti a mode, dove di quel che era un disegno artistico rappresentativo di un’esperienza, ora non v’è che una macchia di colore dai toni difficili da decifrare… ha pure dei capelli che sembrano pettinati dai Jesus & Mary Chain…
Io più che 70enne avrei pensato più ad una 40enne cinica e dominatrice… mi stai distruggendo un immaginario
Perché sei uno zozzone… (risate) ma si vocifera che lei facesse questo a quell’età…
Ecco… già meglio!
Con l’occhio vigile e conseziente del marito… pace all’anima sua.
Volevamo un’ idea forte che rimanesse e in qualche modo avesse a che fare col titolo dell’album. Luciana ha avuto questa idea e ci è piaciuta subito, poi l’ha realizzata assieme ai nostri amici Dirtyfake ed è venuta fuori questa confezione pazzesca, poi è una sorta di dedica ad una persona importante che non c’ è più. Ci piace anche il fatto di esserci in ogni cosa che facciamo, senza ostentare la nostra presenza… per esempio il nome ed il titolo sono quasi illeggibili sia nel booklet che nel cd stesso o anche nella maglia.
A questa persona è stato dedicato anche uno dei brani del disco?
In forma celata è presente in “Prima o Poi”. Tra l’altro è successo a ridosso della realizzazione del video di “D’amore, soldi e vendetta” quindi ha influenzato anche la malinconia del disco.
A proposito di quel brano, sembri alquanto incazzato con la persona a cui ti rivolgi. Ti offro la possibilità di sfogarti ulteriormente; puoi dirgli qualsiasi cosa a patto che mi spieghi cosa ti ha fatto.
Ti ricordi la storia del nostro disco che non è uscito?
Quindi si riferisce al discorso affrontato prima… del disco fermo?
Abbiamo detto tutto, ora basta dar loro tutto questo rilievo. “D’AMORE” per l’importanza della musica nella nostra vita e per le persone che se lo meritano davvero; “SOLDI” sono gli interessi a volte ingiustificati di alcune persone, che non meriterebbero di essere considerate tali, che hanno nei tuoi confronti, “VENDETTA” è la reazione a tale vigliaccheria e crediamo che l’indifferenza sia una vendetta ben riuscita.
Mi sembra giusto quello che dici, ma non credi che anche questo sentimento di indifferenza misto a rabbia abbia influenzato il nuovo disco? Alla fine dovreste “ringraziare” chi vi ha permesso di filtrare tutto questo.
Credo di si, come dicevamo prima abbiamo fortificato i nostri caratteri a colpi di delusione e più scendiamo in basso, più sarà forte la spinta per riemergere… ora siamo nel seminterrato, pensa da dove siamo partiti…
Un vostro compaesano cantava “più in basso di così c’è solo da scavare”…
Si, ma lui non lo sente davvero… scambierei i miei “cazzi” con i suoi… subito.

Se levi il punto interrogativo hai la risposta nella tua domanda… (risate)
Quindi come reputate i media… c’è qualcosa che si salva?
Si, youtube se filtrato da me… (risate). Ben poco amico mio, ben poco. La scelta è sempre più limitata, è come andare al mercatino delle pulci, se cerchi nella spazzatura, magari qualcosa di buono esce. La musica poi è praticamente morta in tv.
Se in un futuro improbabile, come in una sorta di mondo orwelliano, tutte le band d’Italia dovessero partecipare per forza, pena la morte, ad X-factor quali sarebbero le tre cover che suonereste?
“Lithium” (Nirvana, nda) solo per dimostrare a Nevruz come andrebbe urlato il ritornello, “Litio” (dei Massimo Volume) per appallare la giuria con grandissima mia soddisfazione e “Friday i’m in love” (Cure, nda) per Luciana… anche se poi il venerdì siamo a pezzi.
Ascoltando “Hollywood” sembra tu nutra molta sfiducia nella parola di Dio e nella “classica” fine del mondo intesa dalla religione cattolica. Che rapporto hai con quest’ultima, con la chiesa e quanto pensi che la chiesa influenzi le persone, soprattutto in Italia?
La religione è l’oppio dei popoli, che altro dire? Poi gli alieni mi sono simpatici perché della loro esistenza il dubbio c’è, in quella di Dio no. La religione è roba da vecchi e poi non avendo nessuno che mi possa perdonare in punto di morte, faccio del mio megllio per vivere nel rispetto del prossimo. Conosco cattolici che si scannano tra fratelli per interessi e poi chiedere aiuto a Dio...
Si infatti… i cattolici della domenica mattina! La religione serve soprattutto a chi ha bisogno di credere in qualcuno che non può darti delle risposte…
Se siete delle merde che può farci lui?
“La Cartomante” invece sembra un via di fuga dalla responsabilità: “Mi affido all’oroscopo per prendere decisioni che in realtà non prendo io”. È così?
È la constatazione di quanto oggi non importi a nessuno delle tue doti nonostante l’impegno che

Se guardiamo chi ci governa, effettivamente sembra che nessuno stia al proprio posto…
Ti linkerei “ESATTO” di Francesco Salvi.
“Il centro commerciale di notte” mi faceva tanto da passaggio sonoro da film romeriano, con gli zombi che bivaccano dentro questo grosso contenitore di beni di consumo, in realtà a cosa vi siete ispirati per questo brano?
10 e lode. Il centro commerciale di notte è inquietante, soprattutto perché potresti trovarci qualcuno che fa spesa…
Si, i vecchi abbandonati nel reparto surgelati!!!
Chi più di loro potrebbe impersonare la figura dello zombie?
Ehssì… sono l’anello di congiunzione tra la Vita e la Morte. Ma quale film in particolare sugli zombie?
La trilogia del grande (Romero, nda). Poi ha cominciato a perdere colpi fino all’ultimo in cui si sfiora la comicità (Survival of the Dead, nda).
Devi vederlo assolutamente… che finalone! Ahaha poi mi fai sapere.
Ok.
Steve Albini… 2 in 1.
Nessun italiano?
Albini è un cognome italiano… (risate). In italia, a parte alcuni amici con i quali faremo prima o poi delle cose, mi piacerebbe collaborare con Caparezza, Massimo Volume per qualche testo, Capovilla per fargli prendere il mio posto una volta per tutte, con Riccardo Tesio alle chitarre, con Enrico Gabrielli, Carmen Consoli per farla tornare rock, Negramaro per punirli…
e Mauro Repetto per farlo tornare negli 883 no?
Porcatroia siiii! (risate)
Lu’ è la più resettata di tutti in quanto a influenze, parte sempre da zero, direi comunque dalla dance ’70/80, dagli Smiths, e sopra ogni cosa i TOOL. Poi è parte integrante nella composizione, anche quando parte da me, aspetto sempre i suoi giri per poi riscrivere tutto sulle sue belle intuizioni, sia con la chitarra che con la batteria e voce.
Abbiamo molta più possibilità di giocare con la lingua, perché una bella canzone in italiano è più bella di una bella canzone in inglese; perché non so l’inglese e perché se se ne vanno tutti con l’inglese, c’è più spazio per noi, perché qualcuno dovrà pur rialzare la qualità dei testi italiani.
È vero quello che dici ma in Italia è più difficile fare il musicista di mestiere…
Se sei ricco no.
E cantando in italiano vi bruciate la carta “internazionale”.
C’é sempre il sud america… ahahah… non cuentas più nada (“Non conta più niente” il brano che apre il disco, nda).

Dirtyfake, Inferno, Kardia, Fumisterie, Luminal, Muro del canto, Surgery, Indie boys are for hot girls, Betty poison, Milk white e troppi altri… quì siamo più musicisti che ascoltatori.
É la stessa cosa che hanno detto i Luminal nell’intervista che abbiamo pubblicato la scorsa settimana, ed effettivamente me ne accorgo anche dalla mole di album che arrivano ogni giorno a Shiver. Questo è un problema o un beneficio per chi ascolta? La varietà di generi e band dico…
É bello avere una varietà artistica, ma il problemone è che i posti belli sono 3-4 e la proposta è talmente invadente che quello che dovrebbe essere il pubblico rimane in difficoltà e le energie si disperdono nella miriade di concerti proposti in una sola serata da queste parti.
E proporsi anche fuori dalla città? Suonate tutti solo a Roma? (a parte Betty Poison e Luminal che li ho visti suonare in giro) E a questo proposito… Ho saputo che farete una data a Roma con i Nokeys e vi chiedo: quando inizierete a muovervi in lungo e in largo per lo stivale?
In questi giorni stiamo prendendo accordi per delle date, noi vogliamo fuggire da qui.
Io ho Fotofinish di Antonio Rezza e la bio di Ian Curtis, Luciana ha l’Interpretazione dei sogni di Freud, Giù la maschera di Paul Ekman ed il Manuale d’istruzioni per la corretta manutenzione del gatto.
La bio di Curtis scritta dalla moglie? Tutto torna quindi?
Eh già.
Una domanda che ti saresti aspettato e una che non sopporti ti facciano… e con questa poi ci salutiamo
Perché non smetti? Sogni nel cassetto?
E non ti chiedo la risposta.