“Appena risalito dall’abisso, mi sveglio da straniero in un luogo mai visto prima, tuttavia, dato che per me è naturale trovarmi spaesato nei non luoghi, mi basta udire voci lontane per sentirmi a casa ovunque, permettendomi artifici spontanei, gettandomi in ambigue immedesimazioni non richieste ma richieste, violando le conseguenze che la violazione dei sacri limiti tra due persone comporta …no, sto sbagliando in qualcosa, il nervoso ed il quieto si alternano freneticamente dando origine al più incomprensibile dei mali che mi esaspera fino ad esplodere la realtà in molteplici adesso”.
Visione mistica? No, sono semplicemente i titoli dei dieci pezzi di Amore cuore errore disintegrazione, il settimo disco che Rico e Napo sviluppano e creano assieme, il sesto con il vuotissimo nome “Uochi Toki”, il secondo che esce per il collettivo di artisti denominato La Tempesta Dischi. Come il nome suggerisce, si parla di Amore. Ma non aspettatevi niente di mieloso, niente rime strappalacrime, anzi niente rime e basta. Sputano parole taglienti e vagamente assonanti su basi apparentemente buttate alla cazzo di cane, ma la verità è che hanno così tante cose da dire che non ci starebbero in metrica neanche dopo anni di lavori di cesellatura! Allora tanto vale pubblicare la versione integrale dei pensieri che scorrono nella mente di questi due piemontesi, tanto ci si perde come se fossero le liriche più fini della storia dell’hip hop, spalmate su basi toste e lontanissime da qualsiasi cosa entri nel comune immaginario di musica yo, a metà tra l’industriale e una drum machine impazzita. Ma signori, questi sono gli Uochi Toki, che vi piacciano o meno. Uscirne vivi è difficile.
(Mario Mucedola)