Che la pubblicità in questi anni abbia in qualche modo rivoluzionato il modo di conoscere una band o un’artista che “noleggia” (o sarebbe meglio dire vende) la propria musica per uno spot di automobili piuttosto che ad una compagnia telefonica è oramai un dato di fatto. Tanti quando ascoltano una canzone si chiedono “Ma è la canzone della pubblicità x?” e non viceversa, citando prima l’autore, e ad alcuni capita invece di pensare di conoscere la musica che passa in un determinato spot attribuendola ad una band quando invece quelle sonorità sono state composte per ricordare quel gruppo la cui idea di “vendere” la propria musica su un bene di consumo è totalmente al di fuori della propria concezione stessa del fare musica ma soprattutto per il rispetto che hanno di quest’ultima.
E ne sono un esempio i Sigur Ros che sono uno tra i gruppi più saccheggiati dalle ADV proprio per la riluttanza che hanno nei confronti del meccanismo di cui sopra, e hanno dedicato pochi giorni fa, a questo argomento, anche un post sul proprio sito: Totalmente contrari ad inserire i brani dei vari album all’interno di svariete pubblicità che sarebbero state strasmesse in giro per il mondo, si sono poi ritrovati a fare i conti con chi invece, noncurante del rifiuto ricevuto ha pensato bene di aggirare il problema sincronizzando lo spot pubblicitario con sonorità che richiamano inevitabilmente alla band islandese. Qualche esempio pratico? In basso trovi il video originale e subito dopo le “citazioni” da parte di Agenzie che hanno provato a chiedere alla band la concessione di una canzone ma che, dopo il rifiuto, hanno raggiunto in modo diverso il proprio scopo.
Alla fine ci si chiede; Diventa pubblicità gratuita per la band o un danno per questi ultimi i quali vengono tacciati, dai fan, di essersi venduti?
Hoppìpolla
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Olsen Olsen
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Svefn-g-englar