Possono solo due persone mettere insieme uno dei migliori EP del 2010? Si, se queste due persone sono Davide e Marta dei VOV. Avvalendosi della collaborazione di Luca Bergia, batterista dei Marlene Kuntz e di Riccardo Parravicini, uno dei bassisti più fighi dell’intero panorama musicale italiano, danno alle stampe cinque pezzi di musica torbida contrappuntata da una voce limpida, una strada che si disegna lungo il percorso, alternando curve da sbandata a rettilinei da spremere il motore.
Come “Mattino Notturno”, che con il suo incedere incalzante fino al bridge è indubbiamente il pezzo migliore del disco, con il testo più ispirato e le trame di chitarre con quintali di delay che ipnotizzano. “Marta è morta su Marte” è il pezzo su cui il giovane duo ha puntato tutte le sorti dell’EP, tanto da proporlo come primo singolo, ma – impressione personalissima – è uno dei pezzi più deboli dell’intero lavoro. “Essere Umano” è un’altra piccola perla, cullata da pochi, accurati accordi di chitarra acustica, con una voce che alterna il bel canto ad un po’ di sana acidità, necessaria a rafforzare le parole. Sette miliardi sono tanti, ma tu sei uno solo. “Pieni di Niente” è invece un pezzo che starebbe bene in un film italiano, di quelli fatti bene, magari con l’attore principale che in un gesto d’ira scaraventa a terra tutto ciò che c’è sulla scrivania. E fuori piove, e lei se n’è andata. Non so se rendo l’idea. Non resta altro che aspettare un lavoro sulla lunga distanza di questo splendido combo.
(Mario Mucedola)