Certo che col cantautorato non si sbaglia mai. Di solito avviene in modo più o meno classico, altre volte invece avviene con un tocco innovativo e con una strumentazione diversa, per lo più elettronica. È questo il caso di Gianluca Lo Presti, in arte Nevica su Quattropuntozero. Stiamo parlando di uno che le cose se le dice e se le fa, essendo titolare di uno studio ed anche dell’etichetta chiaramente indipendente Disco Dada Records (già con Simona Gretchen). Ma torniamo a noi:
parlavamo di uno stile diverso, considerando che di cantautorato comunque si parla. Per farla breve, Gianluca butta fiumi di parole, testi semplici (forse troppo) ma introspettivi su delle stratificazioni sonore composte da drum machine, tastiere, ma anche chitarre di solito distorte e bassi sporchi e potenti. Il tutto lo-fi, mai troppo rumoroso però.
I testi, dicevamo, si basano e praticano storie di casuali personaggi con lo scopo di preparare l’ascoltatore ad un attimo di riflessione. L’iniziale “Mario Non Ha Paura” parla della storia, giornaliera, di un trans. Subito l’impatto è di un sound duro e incisivo. Ma poi il tutto si calma e diventa più piatto, con “Billy Corgan” ci si ritrova in territori elettro-wave di chiara impronta eightes, con sprazzi di indietronica stile Notwist o Lali Puna. Altre vicende vengono raccontate nella potenziale hit “Stanotte Ho Ucciso Lola” dove si parla di pura cronaca nera, o nella successiva “Succede a Martino” dove si ricordano un po’ alcuni Bluvertigo. Stupenda anche la semi-narrazione di “Rapporti Umani Interroti”, qui è l’opportunismo delle persone che viene preso di mira. Da segnalare la finale “La Cura Del Demone”, dove in un sound coeso e fluttuante si nota la voce di Tying Tiffany.
Non ci sono picchi da denotare in “Lineare”, e questo è forse l’unico neo, vista anche una certa monotonia. Di sicuro però canterete fino alla noia gli affascinanti ritornelli dei vari brani.
(Davide Ingrosso)