Stati di agitazione. Rumori, saltuari momenti di distorsione sonica, quasi a voler creare un sottofondo ideale a voler spiegare i propri sentimenti. Poi, momenti di calma, dove la furia sotto vesti più placide ricompone tutto. Questo forse basterebbe per farvi comprendere il lavoro d’esordio di Simona Gretchen, ma andiamo avanti. Sin dalle prime note e parole di Gretchen pensa troppo forte si intuiscono una forte capacità espressiva e quel cantautorato, quasi sempre folk, figlio di Giovanni Lindo Ferretti e fratello delle Luci della centrale elettrica, generando fiumi in piena che sgorgano affermazioni e ragionamenti (sentimenti) sotto forma di espressione politica.
C’è una sensibilità e una percezione della morale con pochi pari nella giovane Gretchen, e questo, insieme alla rabbia con la quale si esprime, è il punto di forza dell’ album. Rabbia nelle parole, ma anche rabbia nei suoni, come si intende dal ruvido esordire di “Alpha Overture”, dalla pungente “Fockus” o dalla tensione di “Ieri”. Per il resto viene avanti la tregua, la pazienza (mai troppo equilibrata però) nelle quali la Gretchen fonda i suoi pensieri, sempre e comunque in uno stato di forte collera espressiva, quest’ultima presa a braccetto soltanto dagli onnipresenti sguizzi di cattiveria nei suoni. Si gusta, durante la mezzora o poco più dell’ascolto, questo saper ben alternare i vari fattori sopracitati, ricordando un po’ i modi di fare di Giorgio Canali (tra l’altro, ditemi se le chitarre elettriche di “Simpatia per B.C.” non sembrano di sua proprietà). Ma anche i testi, diretti ed incisivi, sono tra i portabandiera dello stile della Nostra. Testi spesso difficilmente indecifrabili, a metà tra ira annebbiata e limpida chiarezza, un po’ poetici ed un po’ autobiografici. Temi, a farla breve, che si presentano come veri megafoni per chi vuole mettere in primo piano i disagiati ( “O Nostre Pelli” , ad esempio, è il pezzo più impegnato dell’intera raccolta).
In conclusione, la Gretchen (a poco più di 20 anni) pensa davvero troppo forte, dimostrando carattere e una forte personalità, caratteristiche che saranno probabilmente le chiavi per le porte del trionfo e per la sua personale consacrazione artistica.
(Davide Ingrosso)